Bonus invalidità e disabilità, gli importi aggiornati e come far domanda. La guida completa

Anche quest'anno sono in vigore diversi bonus e agevolazioni per le persone invalide e disabili: ecco come funzionano, quali sono gli importi aggiornati e come si può fare domanda per ottenerli

Martedì 21 Novembre 2023 di R. Ec.
Un caregiver assiste una ragazza disabile

Per le persone disabili e invalide anche quest'anno non mancano bonus e agevolazioni. Molti di questi aiuti, poi, sono confermati anche per il 2024. Si tratta di interventi a sostegno del reddito, dove ce ne è bisogno, per le famiglie con uno o più componenti che presentano forme di disabilità e invalidità. Dal bonus auto, al bonus badanti, dall'indennità di accompagnamento all'Assegno unico. Le forme di aiuto sono molte e differenziate a seconda delle condizioni sociali ed economiche della persona e del suo nucleo familiare.

Vediamo quindi nel dettaglio di quali aiuti si tratta e come si possono richiedere.

La differenza tra disabili e invalidi civili

Disabili e invalidi civili non sono necessariamente la stessa cosa. Il primo termine rappresenta da un punto di vista medico e sociale la persona nell'ambiente in cui è inserita, il secondo guarda esclusivamente al problema fisico o cognitivo. Con invalido civile si intende un soggetto con età tra i 18 e i 67 anni che presenta una infermità (fisica, psichica o entrambe), in modo tale da avere una riduzione permanente della capacità lavorativa maggiore del 33%. Disabile è invece chi, a prescindere dall'età, ha problemi che limitano la capacità di fare compiti o attività considerati comuni per gli esseri umani.

La gravità dell’invalidità si misura in percentuale. Per la disabilità si parla di gravità media, grave o non autosufficienza. A seconda di questi livelli scattano le agevolazioni e i bonus, che possono essere richiesti dalla persona interessata o dalla sua famiglia per suo conto.

I bonus auto, badanti e assicurazioni

In primis c'è il contributo per l'auto, dedicato a persone: non vedenti, sorde, con disabilità psichica o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento, con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni e con ridotte o impedite capacità motorie.

Scattano così: la detrazione pari al 19% del costo sostenuto, a fronte di una spesa di massimo 18.075,99 euro, per l’acquisto di mezzi di locomozione; l'Iva al 4% sull’acquisto di autovetture nuove o usate con cilindrata fino a 2.000 cc; l'esenzione del bollo, l'esenzione del passaggio di proprietà.

Capitolo assicurazioni, c'è un bonus assicurazioni per le polizze che prevedono il rischio di morte o invalidità permanente non inferiore al 5%: in tal caso le spese sostenute sono detraibili nella misura del 19%. Possono godere per intero della detrazione solamente i titolari di reddito complessivo fino a 120mila euro e il governo Meloni pensa di portare questo tetto a 100mila.

C'è anche una detrazione del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza della persona con disabilità. La detrazione va calcolata su una spesa non superiore a 2.100 euro entro i 40mila euro di reddito.

Gli aiuti legati a eredità, pensioni e sanità

Per le eredità, in caso di disabilità grave, c'è un'agevolazione secondo cui l’imposta dovuta si applica solo sulla parte di quota donata o ereditata che supera l’importo di 1 milione e 500 mila euro. Capitolo pensioni. C'è la previdenza garantita dallo Stato per le persone con invalidità civile. Vale per coloro che hanno una capacità lavorativa ridotta almeno del 74% e l'importo è pari a 316,24 euro per 13 mensilità. Il reddito annuo, però, non deve essere superiore a 5.391,88 euro. Si può arrivare a 17.920 euro nei casi d’inabilità al 100%.

Quanto alla sanità setta invece l’esenzione del ticket sanitario per coloro che sono: invalidi civili al 100%; ciechi civili; sordomuti. La validità è illimitata (decennale solo per gli invalidi con percentuale inferiore al 100%).

I contributi per smartphone, figli e accompagnamento

Per le famiglie con figli c'era fino a marzo il bonus mensile da 150 euro per le famiglie con un solo genitore o con genitore disoccupato e figli disabili almeno al 60%. Ai minori spetta perà l'indennità di frequenza, dal valore di 313,91 euro mensili nel 2023 (per 12 mensilità), per coloro che hanno difficoltà permanenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età. Il reddito personale annuo del richiedente deve essere entro i 5.391,88 euro.

Nel caso di figli disabili ci sono poi le maggiorazioni dell'Assegno unico. L'importo (che in base all'Isee va da un minimo di 54,10 euro a un massimo di 189,20), nel caso di figli con meno di 21 anni ha maggiorazioni di: 113,50 euro per i casi di non autosufficienza; 102,70 euro per i casi di grave disabilità; 91,90 euro per i casi di media disabilità. Dopo i 21 anni c'è solo la quota base, nella forbice compresa tra i 189,20 e i 54,10 euro, oltre alle detrazioni per figli a carico.

Il contrasto alle barriere architettoniche

L'ultimo aiuto è quello contro le barriere architettoniche, che impediscono la piena mobilità delle persone disabili. Le agevolazioni con questo scopo sono: la detrazione del 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 ed entro un massimo di 96.000 euro; la detrazione del 75% fino a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari; la detrazione del Superbonus, nelle formule ancora valide.

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