(Teleborsa) - 662
A Piazza Affari continua la voglia di IPO.
Dopo l'annuncio di Sorgente, a fine febbraio, un'altra new entry si prepara a sbarcare sulla Borsa milanese.
Si tratta de Il Fatto Quotidiano che questa volta spera sia la volta buona. Secondo quanto riporta oggi MF Dow Jones, dopo una gestazione durata più di un anno, legata alle divergenze sul progetto tra alcuni soci, domani sarebbero in agenda due appuntamenti chiave per definire il percorso di quotazione a Piazza Affari.
In calendario, scrive MF, sono previsti l'assemblea degli azionisti e il consiglio d'amministrazione per valutare i conti del 2013, il pre-consuntivo 2014 e il piano per l'IPO sull'Aim Italia della testata, che nel 2012 fatturava 23,4 milioni.
Al momento comunque non sono arrivate né smentite né conferme al progetto, che secondo quanto scrive MF, al momento ancora divide i soci, non convinti di aprire il capitale al mercato, eventualità che però si dovrebbe concretizzare ai fini del reperimento dei capitali necessari allo sviluppo del business editoriale.
Con Gala sbarcata ieri, e Triboo Media, oggi, sale a quota 41 il numero di società che hanno deciso di tentare l'avventura in Borsa.
Ultimo aggiornamento: 12:28
A Piazza Affari continua la voglia di IPO.
Dopo l'annuncio di Sorgente, a fine febbraio, un'altra new entry si prepara a sbarcare sulla Borsa milanese.
Si tratta de Il Fatto Quotidiano che questa volta spera sia la volta buona. Secondo quanto riporta oggi MF Dow Jones, dopo una gestazione durata più di un anno, legata alle divergenze sul progetto tra alcuni soci, domani sarebbero in agenda due appuntamenti chiave per definire il percorso di quotazione a Piazza Affari.
In calendario, scrive MF, sono previsti l'assemblea degli azionisti e il consiglio d'amministrazione per valutare i conti del 2013, il pre-consuntivo 2014 e il piano per l'IPO sull'Aim Italia della testata, che nel 2012 fatturava 23,4 milioni.
Al momento comunque non sono arrivate né smentite né conferme al progetto, che secondo quanto scrive MF, al momento ancora divide i soci, non convinti di aprire il capitale al mercato, eventualità che però si dovrebbe concretizzare ai fini del reperimento dei capitali necessari allo sviluppo del business editoriale.
Con Gala sbarcata ieri, e Triboo Media, oggi, sale a quota 41 il numero di società che hanno deciso di tentare l'avventura in Borsa.
