Visco: «Le banche hanno un ruolo
cruciale per la nostra economia»

Venerdì 30 Maggio 2014
Visco: «Le banche hanno un ruolo cruciale per la nostra economia»
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(Teleborsa) - “In Italia, pi che in altri paesi, le banche svolgono un ruolo centrale nel finanziamento dell'economia”. Così il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nelle Considerazioni finali dell'istituto centrale sull'anno 2013. ”L'ammontare dei prestiti bancari a famiglie e imprese alla fine del 2013 superava i 1.400 miliardi e il 90 per cento del prodotto interno lordo”, ha ricordato sottolineando anche che “il credito costituisce quasi due terzi dei debiti finanziari delle imprese e che “oltre un terzo della ricchezza finanziaria delle famiglie e' investito in depositi e obbligazioni bancarie”. A causa della crisi, tuttavia, l'aumento delle insolvenze delle imprese ha fatto lievitare le perdite su crediti accumulate dal 2008 a circa 130 miliardi, con relativo aumento delle sofferenze bancarie, che sono state arginate dalle banche contenendo i costi. “Tra il 2008 e il 2013 il numero dei dipendenti nel settore bancario - sottolinea - è diminuito di 30.000 unità, quello degli sportelli di 2.400. Il rapporto tra costi e ricavi è sceso dal 66,7 al 62,1 per cento”. Visco ha affrontato anche il tema della liquidità, ricordando che “con ingenti acquisti di titoli di Stato le banche hanno accumulato risorse per fronteggiare nuove crisi di liquidità, in una fase in cui l'aumento del rischio sovrano spingeva gli investitori esteri a ritrarsi dal nostro mercato”. In merito all'asset quality review condotta dalla BCE, Visco ha segnalato che, se dovessero emergere situazioni di deficit patrimoniale, questi potranno essere colmati con un “ventaglio di misure” che vanno dalla mancata distribuzione di utili alla cessione di attività non strategiche, al taglio dei costi, all'aumento del capitale. La ripresa economica - ha aggiunto il Governatore - determinerà miglioramenti nella qualità del credito, ma con ritardo e in modo graduale. La strada per reagire, oltre al rafforzamento patrimoniale, passa per una razionalizzazione delle reti di sportelli e un migliore utilizzo delle tecnologie, ma implica anche possibili aggregazionii fondate su solidi presupposti economici e su logiche di mercato. Le banche dovranno, infine, ridurre la consistenza delle partite deteriorate, , per le quali si registra oggi un crescente interesse da parte di investitori specializzati, oggi disposti a offrire prezzi più alti che in passato grazie all'attenuarsi della crisi.
Ultimo aggiornamento: 22:56

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