MENU
https://www.ilgazzettino.it
ACCEDI ABBONATI

NOTIFICHE ABBONAMENTI
LOGOUT
LEGGI IL GIORNALE

Donna

Lunedì 1 Marzo - agg. 07:41
  • HOME
  • Sezioni
    • Nordest
      • Venezia-Mestre
      • Treviso
      • Padova
      • Belluno
      • Rovigo
      • Vicenza-Bassano
      • Verona
      • Pordenone
      • Udine
      • Trieste
      • Primo Piano
    • Italia
    • Economia
      • MoltoEconomia
    • MoltoDonna
    • Obbligati a Crescere
      • Economia
      • Welfare
      • Mobilità
      • Donna
    • Sport
      • Calcio
      • Mercato
      • Rugby
      • Altri Sport
      • Statistiche
    • Esteri
    • Tecnologia
      • MoltoFuturo
    • Cultura e Spettacoli
    • Gossip
    • Le altre
    • Animali
    • Blog
    • Viaggi
      • Grandi Viaggi
      • Italia
      • Mondo
      • Hotel & Ristoranti
      • Speciale
      • Weekend
      • News
    • Salute
      • Focus
      • MoltoSalute
      • Medicina
      • Bambini e adolescenza
      • Benessere e fitness
      • Prevenzione
      • Alimentazione
      • Storie
    • Motori
    • Europa
  • Multimedia
    • Video
      • Primo Piano
      • Nordest
      • Sport
      • Società
      • Spettacoli
      • Tecnologia
      • Le Altre
      • Motori
      • Salute
      • In Vista
    • Foto
      • Cronaca
      • Italia
      • Mondo
      • Spettacoli
      • Sport
      • Persone
      • Animali
      • Nordest
  • Servizi
    • Meteo
    • Oroscopo
    • Necrologie
  • Network
    • Il Messaggero
    • Il Mattino
    • Leggo
    • Corriere Adriatico
    • Quotidiano di Puglia
    • Caltagirone Editore
    • Piemme
    • Guida allo Shopping

Alessandra a capo dell'Unhcr in Niger: «Abbiamo salvato migliaia di schiave torturate nei lager libici»

Donna > Mind The Gap > News
Sabato 12 Dicembre 2020 di Franca Giansoldati
Alessandra a capo dell'Unhcr in Niger: «Abbiamo salvato migliaia di schiave torturate nei lager libici»
  • 5

Non ci sono solo le guerre dimenticate a produrre disperati. In Niger ci sono anche i gruppi di jihadisti che seminano il terrore, poi gli eventi climatici estremi e, adesso, il Covid. Tutto questo ha causato qualcosa come più di 500 mila tra rifugiati provenienti dalle zone di guerra al confine, e sfollati interni costretti a fuggire per la minaccia islamista. Praticamente tanti quanti sono gli abitanti della città di Genova. Senza contare che nel Sahel i numeri salgono fino ad arrivare a 3 milioni.

APPROFONDIMENTI
NEWS

Angela Caponnetto: «Nelle mie cronache sui migranti ho notato...

LE PROTESTE

Le tunisine lanciano la battaglia contro il razzismo e i pregiudizi

LA MISSIONE

Le mamme girano il Senegal per mettere in guardia i ragazzi:...


Chi veglia su questa massa di disperati, gestendo le forze umanitarie sul campo, coordinandosi con i governi locali e dando vita ai progetti di accoglienza è una romana di 60 anni con un curriculum lungo così. Nostra Signora dei Rifugiati: Alessandra Morelli da tre anni è a capo dell'Alto Commissariato Onu in Niger, zona chiave per controllo del fenomeno migratorio in Europa. Da Niamè comanda tutti gli uffici con un unico obiettivo: fare in modo che i piani dell'accoglienza per coloro che scappano dal Chad, dalla Libia, dalla Nigeria, dal Burkina, si accompagnino con il concetto dell'integrazione. Si deve partire da lì per neutralizzare la paura. «Nonostante le condizioni economiche critiche, il governo nigerino non ha mai chiuso le proprie frontiere alla marea umana in fuga per violenze, terrorismo, fame o eventi climatici estremi» racconta al telefono Morelli ormai abituata ad operare in uno scenario dove le donne non hanno grandi spazi di manovra.

 

«Mi sono battuta perché i profughi fossero dotati di case di emergenza, prefabbricati, costruzioni dignitose. Le tende qui non le usiamo ormai più. Anche perché in queste zone, con il vento del deserto e il fenomeno del Habub, la sabbia che si solleva al punto da oscurare il sole, non resisterebbero tanto. Quello che cerchiamo di fare è far diminuire la paura, sentimento comune sia a chi accoglie che a chi arriva».


Alessandra in questi anni si è concentrata sui programmi per le donne e i minori, che sono la maggioranza delle persone in fuga. E' lei che per prima ha avviato l'operazione di evacuazione delle donne detenute nei lager della Libia, all'interno dei quali accade di tutto. Ora sono ospitate nelle strutture dell'Unhcr in Niger e vengono aggiustate' non solo nel corpo ma nella mente.

«E' difficile descrivere lo stato nel quale le abbiamo trovate. Segni di torture terribili, spaventose cicatrici. Cicche di sigarette spente sul corpo, l'impronta delle catene, sulla schiena le frustate, le gravidanze dovute alle violenze, le infezioni, le mutilazioni. Per chi viene evacuato dalla Libia e arriva in Niger è stato attivato un servizio per la cura mentale affidato ad un team di psichiatri e psicologi. «L'evacuazione delle prigioniere in Libia è iniziato tre anni fa. Il primo volo è stato possibile solo nel 2017. Ad oggi sono state salvate da morte certa almeno 3 mila persone, uomini e donne. Le donne sono quelle che hanno subito traumi importanti e vengono curate una ad una. I loro racconti sono inimmaginabili».
Dentro ai campi nigerini dei rifugiati Morelli cerca di garantire la sicurezza per chi vi abita. «La prima risposta alla protezione, sia delle donne che dei minori è data dalla nostra presenza di prossimità. Si lavora sulla loro permanenza e sui programmi specifici per la scolarizzazione, per la sanità. Le donne vengono accompagnate in ogni tappa, si cerca di fare capire loro quali diritti hanno. Si affrontano anche aspetti legati alla riproduzione e, con programmi specifici, il tema della infibulazione. La via della emancipazione femminile è lunga».


Alessandra Morelli lavora a stretto contatto con la Caritas per realizzare i corridoi umanitari. Al momento sono 700 le persone in attesa di partire dirette in Europa e in Canada. L'ultimo corridoio umanitario è stato tre mesi fa. Purtroppo il Covid ha rallentato tutto. Svariati i paesi che hanno offerto quote di accoglienza dal Canada alla Finlandia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
IL LIBRO

Da Bebe Vio a Marica Branchesi e Ilaria Capua, i ritratti delle Donne al futuro

Andrea Delogu: «La dislessia, l'infanzia a Sanpa: lo stigma si batte. Ora, da Cavaliere, racconto i Giganti» Sharon Moalem: «Per la genetica le donne sono superiori e salveranno l'umanità»
ON THE ROAD

Donne al volante, la pubblicità cambia stile: lei studia i motori e guida le supercar

La mobilità del futuro? E' tempo di Lady car: elettrica, intelligente e flessibile
IL FINTO FEMMINISTA

Poche presentatrici al Festival di Sanremo: fiori e baci ma all'Ariston il microfono lo tiene lui

L'INTERVISTA

Sharon Moalem: «Per la genetica le donne sono superiori e salveranno l'umanità»

ROMA

Agguato in Congo, arrivate in Italia
le salme di Attanasio e Iacovacci

«I soldi e sei libero»: ipotesi sequestro 

Video Foto
Pagina successiva
caricamento
Video

Caos in stazione Santa Lucia a Venezia: ressa di turisti e passeggeri

Stasera in tv, Live Non è la D'Urso continua: cosa accadrà in studio

promo

OROSCOPO DI BRANKO

L'Oroscopo di Branko
Il cielo oggi vi dice che...
Branko legge e racconta le parole delle stelle, segno per segno...

LE PIÚ LETTE

Ragazzo di 20 anni sale in cima all'albergo abbandonato e si butta giù sotto gli occhi della mamma

Il cantante mascherato, Orsetto e Lupo perdono lo spareggio e vengono smascherati: ecco chi sono

Zaia e la compravendita dei vaccini anti Covid: «Alla fine avrò ragione io. 20 intermediari continuano a dire che li hanno»

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmeonline.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci
  • CALTAGIRONE EDITORE
  • IL MESSAGGERO
  • IL MATTINO
  • CORRIERE ADRIATICO
  • QUOTIDIANO DI PUGLIA
  • LEGGO
Privacy Policy | Cookie Policy | INFORMAZIONI
Preferenze cookie
Società editrice © 2021 Il Gazzettino | C.F. 00744300286 P. IVA 02742610278 | CONTATTI | PUBBLICITÁ