La leadership femminile passa anche dallo studio. E allora ecco il progetto della Bologna Business School per sostenere proprio l'accesso femminile allo sviluppo di competenze manageriali. Si chiama BBS Women Initiative e si concretizza da subito in 30 nuove borse di studio per i Master in management.
Di qui la BBS Women Initiative, che comprende una serie di azioni finalizzate a favorire la crescita della leadership femminile nelle imprese e più in generale nelle organizzazioni. Il piano prevede un programma di 30 Scholarship in un anno, alcuni corsi ad hoc, una serie di incontri e workshop finalizzati ad approfondire le tematiche riguardanti il gender balance e altri progetti che saranno coordinati da un Board che sarà presieduto da Eugenia Bieto, già direttrice generale della prestigiosa business school internazionale ESADE – Escola Superior d'Administració i Direcció d'Empreses di Barcellona. Per i corsi per executive, l’iniziativa parte subito con 10 borse di studio, di cui 5 totali e 5 parziali - al 50% - per frequentare l’Executive Master in Business Administration e l’Hybrid MBA, entrambi in inglese, le cui iscrizioni si concluderanno a metà dicembre. Le borse saranno finalizzate a finanziare la quota di iscrizione di 30.000 euro per l’EMBA e di 20.000 per l’Hybrid MBA. Entrambi i corsi hanno la durata di oltre un anno, una struttura part-time e una parte delle attività online, in modo da conciliare la partecipazione al corso, il proseguimento delle attività professionali e gli impegni privati dei partecipanti.
«Con questa iniziativa contribuiremo a creare e disseminare conoscenze sulla caratterizzazione di donne e uomini nei ruoli di leadership, che richiedono sempre più integrazione e inclusione di saperi, capacità relazionali e di ascolto, empatia, stile partecipativo», ha dichiarato Ilaria Manghi, co-managing Director di BBS. E spiega Paola Giuri, professoressa di Innovation Management e Associate Dean for Faculty di Bologna Business School: «Il compito della Scuola è offrire agli studenti esperienze di apprendimento diversificate, anche attraverso il gender balance dei docenti della Scuola, un obiettivo sempre più presente nella composizione della Faculty dei nostri programmi».