È scattata la prescrizione per Raoul Bova, che era accusato di aver evaso 417mila euro al fisco.
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L'accusa di evasione
Raoul Bova, record di incassi per film come Tre Metri Sopra il Cielo o per la sua pertecipazione alla serie Don Matteo era stato accusato di aver evaso il fisco per una somma di oltre 400mila euro tramite una «dichiarazione fraudolenta mediante artifici». Secondo l'accusa, l'attore nel 2012 avrebbe evitato «il versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80 per cento».
Sempre secondo la ricostruzione dell'accusa, l'attore avrebbe ceduto alla Sanmarco (nel 1996) i diritti economici legati alla sua immagine in cambio di un compenso minimo. Questo denaro non sarebbe mai stato versato all'attore. Sarebbero proprio questi mancati versamenti a dimostrare secondo la procura che l'accordo sia stato "un'escamotage" per nascondere il reale reddito dell'attore. Secondo i Pm nella dichiarazione dei redditi del 2011 Bova avrebbe evaso l'Irpef per 417 mila euro.
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Già condannato in primo grado a un anno e sei mesi
L'avvocato difensore Bruno Assumma aveva invece chiesto l’assoluzione sostenendo che le pendenze con il Fisco erano state regolarizzate. Tuttavia i guai giudiziari non sono terminati: l'attore risulta infatti condannato per evasione di 600mila euro tra il 2005 e il 2010 sempre per dichiarazione fraudolenta mediante artifici». La condanna è di un anno e sei mesi di reclusione ma si è in attesa del processo d'appello. La data non è ancora stata fissata