Pier Silvio Berlusconi rompe il silenzio ufficiale di Mediaset sul caso Giambruno, dopo i fuorionda di Striscia la notizia che hanno travolto la famiglia di Giorgia Meloni.
Cosa ha detto
Solo un breve passaggio, ma significativo. Per esprimere rammarico e vicinanza a Giorgia Meloni. E per liquidare scenari di complotto da parte dei Berlusconi e di Forza Italia nei confronti della leader del centrodestra. «Sono molto vicino a Giorgia e sono molto dispiaciuto. Ma tutte le dietrologie sono ridicole - afferma Pier Silvio Berlusconi. E dichiara chiusa per lui la questione: Su questo tema non ho altro da aggiungere».
Ricci e il ciuffo di Giambruno
A confermare le parole di Berlusconi è Antonio Ricci che qualche giorno fa è tornato a raccontare ciò che è accaduto. Il ciuffo tagliato di Giambruno ha impressionato il papà del tg satirico: «Il primo messaggio ufficiale di lui con foto: mi sono tagliato i capelli. Forse un minaccioso significato biblico. Dopo l’età dei sepolcri imbiancati, posso, come Sansone, aver perso la potenza, ma me ne resta abbastanza perché muoia Sansone con tutti i Filistei! Comunque anche lui è destinato ad avere il suo bel codazzo di fan».
I fuorionda sono di giugno
Ricci dice che aveva in mano quei fuorionda da giugno: «Striscia però era in vacanza. Solo a fine settembre li ho visti. Nel mio cuore fanciullo, anche un po’ gitano, mi sono detto: il soggetto potrebbe fornire qualche altra chicca. Quindi ho deciso di aspettare che facesse qualcosa di peggio. Ma da allora non ha fatto più niente, non si è espresso…». Però poi si è trovato in mano il settimanale Chi che celebrava il giornalista in un campo di grano e «mi sono tornati in mente i filmati, ancora freschi come uno yogurt». E a Mediaset nessuno è intervenuto per fermarlo? «Ma come potevano? Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i carabinieri? Io poi, per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato – come altre volte - un finto copione, che poi all’ultimo ho sostituito con quello vero».