Amy, la maudit entrata nel "club dei 27"
insieme a Hendrix, Morrison e Joplin

Domenica 24 Luglio 2011 di Giò Alajmo
Una fan di Amy Winehouse inginocchiata davanti a una sua foto (Ansa)
VENEZIA - entrata tragicamente nel maledetto "Club dei 27", quello dei musicisti pop che hanno visto la loro vita interrompersi a questa et. Amy Winehouse morta, trovata cadavere ieri nella sua casa di Londra.



Come Robert Johnson, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, l’ultima giovane "maudit" della canzone ha spento le speranze di veder crescere con lei la sua musica, perdendosi in un vortice di droga, alcol ed eccessi da cui non aveva mostrato di sapersi liberare.



Voce importante, tra le più personali comparse sui palcoscenici dell’ultima generazione, fonte d’ispirazione stilistica per molte cantanti - Giusi Ferreri fra queste - Amy Winehouse aveva presto mostrato di percorrere una vita oltre il bilico, più attenta a gestire le dosi di crack che palesemente si iniettava, che la propria vita personale e artistica. L’ultimo tour era stato un disastro, con il primo concerto a Belgrado interrotto a metà per la sua incapacità di gestire il palco e l’intero calendario cancellato frettolosamente.



Due soli album all’attivo, un terzo mai portato a termine, Amy (nata in un quartiere di Londra, Enfield, da una famiglia russo ebraica) si fa conoscere subito come un’interessante graffiante voce tra jazz e soul, che consente al primo album "Frank" di superare il milione e mezzo di copie vendute e guadagnare qualche premio prestigioso.



Ma è il successivo "Back to black" a esplodere in tutto il mondo nel 2007. Già un anno prima "Rehab" aveva anticipato il disco raccontando il suo rifiuto di liberarsi di alcool e droghe. Vince cinque Grammy Awards, imponendosi come una delle cantanti più popolari e di successo del momento. Al tempo stesso la sua convivenza con alcool e droghe diventa causa di una serie di problemi e di uscite pubbliche imbarazzanti.



Citata come esempio di psicotica maniaco depressiva, si fa spesso trovare in pubblici e sul palco in condizioni inaccettabili. La sua vita privata e quella pubblica rendono sempre più difficile la gestione della vita profesisonale. Entra ed esce dalle cliniche, ossessionata da vari problemi: il peso, il seno. Nel 2008 una delle sue ultime esibizioni all’altezza, davanti ai 46mila spettatori di Hyde Park venuti a festeggiare - con Zucchero, Bono, Annie Lennox e altri - i 90 anni di Nelson Mandela.



Poi la notizia ieri del ritrovamento del corpo senza vita, nel suo appartamento di Camden, a Londra, dove alle 15.54 due ambulanze chiamate dalla casa sono accorse senza poter fare nulla. L’autopsia chiarirà le cause del decesso. Un talento sprecato.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 19:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci