Ancora sangue sulla strada. Un giovane di 31 anni, Marco Totaro, è morto ieri intorno alle 17 per le conseguenze delle ferite riportate dopo essere stato investito sull’Aurelia sud, all’altezza di un car wash, all’una e mezzo della notte tra venerdì e sabato mentre era sulla sua bicicletta e stava facendo rientro nella sua abitazione in un noto hotel della città. Ad investirlo è stata una donna di 33 anni, nata a Civitavecchia e residente a Santa Marinella, che dopo l’impatto è fuggita a bordo della sua Fiat Panda nera. La stessa ragazza si è poi presentata, ieri, alla caserma dei carabinieri di via Antonio da Sangallo dove si è costituita, dicendo che era lei la persona che stavano cercando dalla notte precedente. Ora è indagata per omicidio stradale e omissione di soccorso.
LA VITTIMA
Il giovane deceduto era nato e residente a Foggia. Viveva a Civitavecchia perché lavorava per una ditta che opera all’interno della centrale di Torre Valdaliga nord. Venerdì sera, dopo ave trascorso una serata con colleghi ed amici, stava tornando nel suo alloggio. Non c’è mai arrivato, perché la Panda lo ha investito e l’ha sbattuto a terra violentemente. Quando sono arrivati i soccorsi, sono bastati pochi istanti al personale del 118, allertati dagli automobilisti che si sono trovati a passare sul tratto Sud dell’Aurelia poco dopo l’investimento, per capire che le condizioni del ragazzo, riverso a terra sull’asfalto della statale, erano gravissime. Lo hanno rapidamente preso in carico, stabilizzato e trasportato in ambulanza in codice rosso all’ospedale San Paolo di Civitavecchia, dove è stata immediatamente necessaria un’operazione d’urgenza per provare a tamponare un’emorragia interna, causata dal terribile impatto con l’automobile.
Durante il delicato intervento chirurgico di aspirazione del sangue in eccesso Marco Totaro ha però avuto un arresto cardiaco, ma il personale sanitario della sala operatoria è riuscito a rianimarlo. Il suo cuore è quindi tornato a battere, ma vista la gravità della situazione, una volta tornato stabile, è stato trasferito al Gemelli di Roma. Un’eliambulanza si è alzata nella notte dal San Paolo ed ha trasportato il ragazzo al policlinico romano. È stato in coma fino alle 17 di ieri quando, visti i danni riportati dall’investimento, le sue condizioni sono precipitate. Ha lottato tra la vita e la morte per oltre sedici ore. Poi, purtroppo, il suo cuore ha cessato di battere.
L’INVESTITRICE
Del caso è stata ovviamente interessata la Procura della Repubblica di Civitavecchia, che ha aperto un fascicolo sull’accaduto, inizialmente solo per omissione di soccorso, poi, dopo il decesso del trentunenne, si è aggiunto anche il reato di omicidio stradale. La donna che era alla guida della Panda, però, non potrà essere sottoposta all’alcoltest perché chiaramente sono trascorse troppe ore per capire se avesse bevuto o meno. Probabilmente verrà invece eseguito quello antidroga. Gli inquirenti stanno comunque cercando di ricostruire la serata della trentatreenne per capire se possa aver esagerato con l’alcol la notte della tragedia. Sotto questo aspetto, infatti, gli investigatori dovrebbero ascoltare nelle prossime ore alcune persone che avrebbero visto una Panda nera, circa mezz’ora prima dell’incidente mortale, andare a sbattere contro auto parcheggiate nella zona del centro storico civitavecchiese. C’è da capire se possa essere la stessa che poi ha travolto Marco Totaro oppure se i due episodi siano totalmente estranei l’uno dall’altro.