Le immagini sono assolutamente eccezionali. Sì perché se non capita tutti i giorni di incontrare un grosso pitone giallo dal veterinario, figuriamoci vederlo mentre fa la Tac. Eppure, per quanto strano possa sembrare, è proprio quanto accaduto in queste ore nelle sale mediche del Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) di Torino, di stanza a Grugliasco dove, per accertamenti, è stato ricoverato Pippo. Una vicenda che, sin da subito, grazie alle eccezionali immagini diffuse dal Centro che proponiamo, non è passata inosservata suscitando qualche polemica. «Ma dove viene tenuto un animaletto di tali dimensioni e soprattutto alla nostra latitudine?».
Commenti che però e stando agli stessi operatori del Centro, lasciano il tempo che trovano. La struttura, infatti, si occupa di curare gli animali. E, come dimostrato anche con Pippo, lo fa con cura e professionalità. Un pitone di oltre quattro metri è un paziente tutt'altro che semplice. Eppure, dopo le accurate analisi che avevano evidenziato un blocco intestinale che avrebbe potuto ucciderlo, il povero Pippo è stato operato con successo. Certo, viste le dimensioni, il tavolo operatorio ha avuto bisogno di qualche prolunga ma, alla fine, dopo tre giorni dal ricovero, tutto sembra essere andato per il meglio. «L'intervento per risolvere il blocco intestinale di Pippo, ha spiegato il Centro con un comunicato affidato ai social, si è risolto in maniera positiva. Lo stiamo per svegliare». Così, finalmente guarito, il pitone moluro, potrà presto tornare a casa. Pippo, infatti, è di proprietà di un privato che lo detiene legalmente. Che poi, «potesse vivere in mezzo alla giungla, sarebbe più felice», è un'altra storia.
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