Cani, i consigli della scienza per allungare la vita degli amici a 4 zampe: dalla dieta alla pillola anti-invecchiamento

Gli esperti: sbagliato nutrirli con gli avanzi. «Servono cibi specifici»

Sabato 28 Ottobre 2023 di Lorena Loiacono
Cani, i consigli della scienza per allungare la vita degli amici a 4 zampe: dieta e pillola anti-invecchiamento

Un’alimentazione sana, diete specifiche e cure adeguate. E magari, in un prossimo futuro, una pillola anti-age. Così il migliore amico dell’uomo può vivere più a lungo di quanto mediamente faccia oggi. Anche i cani infatti, come l’uomo, hanno bisogno di una dieta equilibrata, per non incorrere in carenze che potrebbero portare squilibri e problemi di salute.

La vecchia abitudine degli “avanzi al cane”, lasciata quindi al caso, con cui sono cresciute generazioni di amici a quattro zampe, è ormai superata perché il pasto del cane, quando viene preparato in casa, deve sempre tenere d’occhio precise norme per un’adeguata conservazione dei cibi e la presenza di tutti gli alimenti per un corretto sviluppo dell’animale. 

Secondo i dati dell’Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, sono 8,8 milioni i cani e 10,2 milioni i gatti presenti nelle case degli italiani: si tratta complessivamente di circa 4,7 milioni di animali in più rispetto al 2019. Con la pandemia, quindi, sempre più italiani hanno deciso di adottare la compagnia di un cane o un gatto e l’attenzione alla loro salute è alta. Innanzitutto bisogna concentrarsi sulle quantità: secondo una rilevazione dell’Anmvi, tra i principali errori che si compiono nell’alimentazione del cane ci sono proprio le porzioni troppo abbondanti, tanto che un terzo dei cani è in sovrappeso. Molte famiglie decidono di preparare in casa i pasti per l’amico a quattro zampe, preferendoli ai classici croccantini pronti sia per essere sicuri di quello che mangiano sia per un possibile risparmio economico, ma è fondamentale dosare la presenza di tutti gli alimenti. Altrimenti è meglio ricorrere al pet food in commercio.

«L’alimentazione naturale - spiega Marco Melosi, presidente dell’Anmvi - è sempre la migliore, sia per gli esseri umani che per gli animali. Ma può essere molto complicata da gestire perché si rischia di non dare al cane un pasto completo in tutte le sue componenti. Bisogna infatti garantire la presenza, ad esempio, di vitamine, aminoacidi e sali minerali. Con il pet food già pronto è più semplice perché gli alimenti sono studiati anche per le necessità delle singole fasce di età: per il cucciolo, per il cane adulto, per quello l’anziano o per quelli con le diverse patologie». 

Sempre meglio, quindi, chiedere consigli a un esperto: conoscendo le giuste dosi, in base all’età, al peso e ad eventuali patologie dell’animale, si può cucinare e mettere in frigo e in congelatore le monoporzioni. È necessario rispettare le temperature previste e le scadenze, oltre a garantire una corretta igiene anche nel momento in cui si viene in contatto con gli alimenti. 

LE DIETE
Tra le diete più diffuse ci sono la Barf, Bones and raw food vale a dire ossa e cibo crudo, con cui il cane mangia carne cruda, e la Grain free, in cui si esclude la presenza di cereali. Entrambe tendono a riprendere la dieta originaria del cane, quella che l’animale assumerebbe se vivesse allo stato selvatico. Quindi senza alimenti cotti, in un caso, e senza cibi come la pasta, nell’altro. Nel caso della Barf è più che mai importante sapere che tipo di carne si utilizza, conoscendone la provenienza, e come è stata conservata fino a quel momento: non si tratta di una dieta economica, trattandosi di carne da scegliere accuratamente. Nel caso della dieta grain free, quindi priva di cereali, che in alcuni casi potrebbero comportarsi da allergeni, l’alternativa al grano arriva ad esempio da legumi e patate. La scelta di un’alimentazione corretta e bilanciata in tutte le sue componenti, come sottolineano i veterinari, ha allungato la vita dei cani rispetto alle vecchie abitudine del pasto con gli avanzi della casa.

Ma non è tutto: anche la ricerca sta provando a garantire al migliore amico dell’uomo più anni di vita e ovviamente in salute. È in fase di sperimentazione una pillola anti-age, messa a punto dalla start up californiana Loyal. Il cane vive generalmente una media dai 13 ai 15 anni, una soglia che può variare in base alla razza e alle condizioni di salute. La pillola in questione, di cui non si conoscono i primi effetti (i risultati della ricerca non arriveranno probabilmente prima del 2026), rientra in uno studio di epigenetica applicata alla specie canina, che parte dall’analisi dell’invecchiamento dell’animale per capirne il processo e poi contrastarlo. In attesa della pillola anti-invecchiamento, non resta che garantire una corretta alimentazione all’amico a 4 zampe e farlo vivere e giocare all’aria aperta. 

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