Bambino di 15 mesi in arresto cardiaco, paura in hotel. Carenza di servizi nei piccoli ospedali

Il piccolo, 15 mesi, figlio di una coppia di turisti tedeschi si è sentito male in un albergo a Giulianova: rianimato e salvato da due medici in vacanza

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Francesco Marcozzi
Bambino di 15 mesi in arresto cardiaco, paura in hotel

Un dramma sfiorato. Quasi un miracolo. Arriva in albergo a Giulianova, in provincia di Teramo, una coppia di genitori tedeschi con un bambino di quindici mesi. Ha la febbre, ma la coppia non resiste ad andare subito al mare e porta con sé il piccolo, a quanto pare sotto il sole e senza cappello.

Sembra tutto finito lì. Ma succede qualcosa di grave. A sera, verso le 19,30, mentre genitori e bambino sono a tavola a mangiare, si vede il piccolo chinare improvvisamente la testa da un lato e svenire. Poi le grida dei genitori, implorano aiuto perché il bambino non dà segni di vita.


In sala, per fortuna, tra i turisti, c’è anche un medico che per è anestesista e rianimatore. Capisce subito che il bambino è in arresto cardiaco e non c’è tempo da perdere e con l’aiuto di un’altra dottoressa presente in sala riesce a rianimare il piccolo tra il conforto e il pianto dei genitori. Ma non può restare in albergo, è necessario che il piccolo paziente venga portato in ospedale. Viene chiamata l’ambulanza e dal presidio di Giulianova arriva abbastanza celermente, ma il bambino deve essere trasportato d’urgenza a Teramo dove rimane in cura per tre giorni. Il fatto è successo a fine agosto, ma se ne è avuto notizia solo ieri. E porta l’attenzione sulle carenze dell’ospedale di Giulianova dove non c’è nessun presidio pediatrico in un Pronto soccorso moderno e rinnovato, ma senza che un bambino o una donna con problemi ginecologici possa avere qualsiasi tipo di soccorso specialistico. Specie di notte. «Giulianova ha un trend turistico di famiglie, composto da giovani coppie con bambini - dice l’assessore al turismo Marco Di Carlo - se non un reparto di pediatria, “tagliato” assieme a ginecologia e al nido tanti anni fa, un servizio di pronto intervento con specialisti dovrebbe averlo».


LA POLEMICA
E qui scoppia la polemica. A sostenerla è l’ex primario del Pronto soccorso del nosocomio giuliese. Carmine Galliè il quale ricorda: «Anni fa ci fu una specie di cerimonia per inaugurare uno specifico settore del Pronto soccorso dedicato a interventi di carattere pediatrico. Ci mettemmo a lavorare per attrezzare una stanza che sarebbe dovuta servire a questo e mi dava una mano anche il direttore sanitario Paolo Calafiore, ma poi siano stati fatti fuori tutte e due e non se n’è fatto più niente. Ed a mio avviso una struttura del genere sarebbe davvero utile, direi indispensabile». Attualmente l’unico spiraglio di pediatria lo offre il dottor Attilio Branciaroli, che, però, è il responsabile del reparto di Pediatria dell’ospedale di Sant’Omero e che tre giorni alla settimana, il lunedì, il mercoledì d il venerdì a partire dalle 17 svolge la libera professione all’ultimo piano del padiglione ovest.
 

Ultimo aggiornamento: 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA