Bimbo dimenticato per 8 ore sullo scuolabus: la Procura apre un'inchiesta

Giovedì 22 Giugno 2023 di Teodora Poeta
Bimbo dimenticato per 8 ore sullo scuolabus: la Procura apre un'inchiesta

A distanza di nove giorni dalla mattina in cui il bambino di 3 anni originario di una piccola frazione di Campli è stato dimenticato sullo scuolabus per quasi otto ore, in Procura è stata trasmessa l'informativa dei carabinieri che hanno raccolto la denuncia dei genitori ed è stato quindi aperto il fascicolo d'inchiesta affidato alla pm Francesca Zani con l'iscrizione formale degli indagati che avverrà già nelle prossime ore.

Al momento l'ipotesi di reato per cui si procede è l'abbandono di minori che, però, presuppone il dolo per cui non è escluso che nel corso delle indagini gli inquirenti possano modificarlo in lesioni.

La prima denuncia, intanto, è stata integrata, mentre il piccolo, che per un solo giorno dopo martedì scorso è tornato all'asilo che ha frequentato per l'interno anno scolastico, adesso è rimato a casa perché ha bisogno di recuperare la serenità. Quanto accaduto, infatti, lo ha segnato soprattutto psicologicamente oltre che fisicamente: sul corpo il pomeriggio che è tornato a casa aveva i segni della cintura di sicurezza rimasta attaccata per quasi otto ore ed era completamente disidratato.

Adesso, intanto, l'assistente dello scuolabus e l'autista pare stiano iniziando a fornire versioni diverse. La donna, che è stata subito sospesa dal servizio dalla ditta che ha in appalto dal Comune di Campli il servizio di traporto scolastico, ha pure tentato di chiedere alla mamma del bambino di evitare di denunciare l'accaduto. Ma da parte dei genitori c'è stata la ferma volontà, assistiti dall'avvocato Michele Di Giuseppe, di sporgere una querela proprio per evitare che altri episodi simili si possano ripetere, con il titolare della ditta che nei giorni scorsi si è recato a casa della famiglia per chiedere scusa personalmente per quanto accaduto. Sicuramente, martedì scorso, ad avvisare la mamma del piccolo è stata proprio l'assistente che, alle 16, l'ha chiamata con un numero anonimo sul cellulare, dicendole solo: «E' successo un episodio spiacevolissimo a suo figlio, ma non posso dire nulla al telefono».

Quando, poi, dopo 18 minuti, lo scuolabus è arrivato a casa senza nessun altro bambino a bordo, si è scoperto l'accaduto. Secondo il legale, però, quel giorno sarebbe stata commessa anche un'ipotetica omissione di soccorso, che al momento tuttavia non è contestato come reato dalla Procura nel fascicolo appena aperto, poiché quando l'assistente e l'austista si sono accorti di aver lasciato il bimbo di tre anni per quasi otto ore chiuso nello scuolabus non hanno immediatamente chiamato il 118 per prestare le cure di cui in quel momento avrebbe avuto bisogno.

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