«Sono normali otto rinvii in un anno per una tragedia come quella di Rigopiano? Noi non ce la facciamo più». Così Giampaolo Matrone, superstite del disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola ( Pescara), costato la vita a 29 persone tra le quali la moglie Valentina Cicioni, commenta la notizia del nuovo rinvio, dal 10 luglio al 18 settembre, della prossima udienza preliminare. «Capisco l’emergenza sanitaria - prosegue Matrone - ma il Tribunale di Pescara sapeva bene che il 10 luglio era stata fissata un’udienza, peraltro a sua volta rinviata dal 27 marzo, ed era perfettamente consapevole che l’Aula 1 dove finora si è celebrato il processo non sarebbe bastata, con le norme di distanziamento, ad accogliere tutte le 260 persone attese tra parti civili, imputati e avvocati». Il superstite si chiede «perché non è stata trovata una soluzione logistica alternativa in tempo e perché non si è potuto procedere ora, con video collegamenti con altre aule, come è stato organizzato per settembre».Per Matrone è però «una buona notizia l’impegno assunto dal Tribunale a tenere le udienze, da settembre a fine anno, a cadenza settimanale, i venerdì, in modo da ultimare quanto meno la fase preliminare per il 2020, iniziando finalmente il dibattimento vero e proprio nel 2021».
Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 08:45
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