Orsi, raffica di incursioni nei paesi dell'Abruzzo: i casi di Gemma e Bambina, che non temono l'uomo

Le scorribande tra hotel e ristoranti, i video: cosa sta succedendo

Martedì 12 Settembre 2023 di Sonia Paglia
Orsi, raffica di incursioni nei paesi: i casi di Gemma e Bambina, che non temono l'uomo

Garantire la salvaguardia della piccola popolazione di Orso bruno marsicano, simbolo della Regione Abruzzo.

E’ l’impegno che tutti gli organi preposti, sottolineano, dopo la morte dell’orsa  Amarena, abbattuta brutalmente con un colpo di fucile, a San Benedetto dei Marsi. Ma prima, è stata perseguitata e ferita, da altri proiettili. Una morte annunciata, probabilmente, quella della super mamma Amarena, una femmina straordinaria, in termini di riproduzione  della specie. Ora ci sono in giro due orfanelli. Sono i figli di Amarena, che si muovono come folletti e rischiano la sopravvivenza, a causa delle possibili aggressioni, da parte dei predatori.

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C’è da considerare anche l’insidia degli investimenti su strada, come accaduto al loro fratello, Juan Carrito, nato da un precedente accoppiamento e morto sulle strade dell’Alto Sangro. E sempre per mano dell’uomo, che come nel caso del delitto di San Benedetto dei Marsi, ha dimostrato di essere in grado di stroncare la vita di un animale protetto, in pochi minuti, soltanto perché responsabile delle incursioni nei centri urbani. E’ il caso dell’orsa Gemma, abbastanza vecchiotta e in cerca di cibo facile, nel centro di Scanno, dove girovaga da oltre 20 anni  tanto da essere proclamata, cittadina onoraria. L’orsa anziana, negli ultimi  otto giorni, ha concentrato le sue scorribande passando dall'albergo al ristorante a un condominio, abitato da cinque famiglie. All'hotel “Mille pini”, ha divorato una crostata e una torta. Tre giorni dopo,  ha fatto ingresso nella pizzeria "La baita", banchettando con la farina.  Per poi addormentarsi, ormai esausta, nel cortile di una villetta poco distante. Ha sfondato addirittura la porta d’ingresso dello stabile di proprietà della famiglia di Angelo Di Masso, il pasticcere che produce il “Pan dell’Orso”. Forse perché richiamata dall’odore del miele, prodotto in maniera casalinga, all’interno di un appartamento situato al quarto piano. Ha gustato anche  il mosto cotto, rimasto all’interno  in un silos di acciaio, nel retro della pasticceria.

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Il direttore del Parco Sammarone spiega che Gemma ha circa 24 anni. E’ anziana, come una persona di 75-80 anni.  L’orsa Bambina invece, con il suo cucciolo al seguito,  da Roccaraso, si è spostata a Castel di Sangro facendo danni in diversi allevamenti. Ultimamente, ha raggiunto il Comune di Villetta Barrea, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove circola anche Giacomina, l’orsa ghiotta delle mele del guardiaparco e un altro orso dominante, non ancora identificato. Spostandoci in Marsica, vediamo altri esemplari. La fauna selvatica, popola da tempo i paesi ubicati dentro e fuori dall'area protetta.  Il Covid, ha contribuito oltremodo a rendere agevoli i piccoli centri, liberi dai rumori delle automobili e dal passaggio delle persone.  

Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA