VICENZA - "Bisogna curare l'omofobia di chi agisce al buio". E ora scatta la querela contro gli omofobi da parte delle associazioni per i diritti dei gay. Era stata una...
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E' successo a Vicenza la notte di sabato 12 dicembre, poche ore dopo la marcia regionale dei diritti promossa dai movimenti gay e lesbiche del Veneto per il riconoscimento di tutte le forme di famiglia.
L'affissione dei volantini denigratori, avvenuta all'indomani della manifestazione che aveva visto la presenza di 300 persone, non è passata inosservata. Quattro associazioni promotrici dell'iniziativa, ovvero Arcigay Vicenza, Delos, Lieviti e Arcigay Padova si sono rivolte all'avvocato Giancarlo Carrucciu per sporgere querela in procura nei confronti dei responsabili del gesto che, per il codice penale, è ritenuto un reato.
L'obiettivo è identificare le persone attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e la testimonianza di chi ha visto i protagonisti del blitz. «L'unica cosa da curare è l'omofobia di chi vigliaccamente agisce al buio - commenta Mattia Stella, presidente dell'Arcigay di Vicenza -. Non ci lasceremo intimorire da chi si nasconde dietro a un simbolo che ricorda gli anni bui della nostra storia».
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Il Gazzettino