ARCUGNANO - Gli atti vandalici, a quanto pare, non hanno limiti. E quando prendono di mira simboli religiosi diventano blasfemi. Al lago di Fimon qualcuno non ha avuto di meglio...
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Un gesto che non fa bene all'immagine di quello che è da sempre uno dei luoghi più amati dai vicentini. Un'area di pregio incorniciata dai colli Berici che sta cercando di risollevarsi dal degrado in cui è precipitata. Un degrado che amministrazione comunale, pescatori e volontari intendono combattere con percorsi naturalistici, pulizia e servizi - come il bar e l'imbarcadero - destinati a riqualificare il lago dal punto di vista ambientale e turistico. Negli ultimi tempi, per esempio, sono state installate panchine nuove e cartelli informativi.
L'estate scorsa, inoltre, è stato sperimentato un mezzo anfibio in grado di rimuovere alghe e piante infestanti. Costato 120 mila euro - di cui 70 mila stanziati dalla Regione e il resto dal consorzio Alta pianura veneta - entrerà in funzione molto presto per effettuare lavori sia a terra che in acqua. La macchina, dotata di un braccio mobile, è infatti in grado di galleggiare quando il terreno è molle.
Ma è sempre polemica sulla proliferazione del gambero killer e delle nutrie. Sotto accusa anche le alghe infestanti che mettono in pericolo la sopravvivenza del bacino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino