BpVi, il cda decide sulle cause agli ex vertici. E "Atlante" tratta

BpVi, il cda decide sulle cause agli ex vertici. E "Atlante" tratta
VICENZA -  Oggi potrebbe essere finalmente il momento buono per avviare l’azione di responsabilità verso gli ex vertici di Popolare Vicenza. Il consiglio...

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VICENZA -  Oggi potrebbe essere finalmente il momento buono per avviare l’azione di responsabilità verso gli ex vertici di Popolare Vicenza. Il consiglio d’amministrazione convocato subito dopo pranzo dovrebbe scegliere lo studio legale per affrontare la causa contro l’ex presidente Gianni Zonin e gli altri presunti responsabili della crisi che ha portato la banca berica a chiudere il 2015 con 1,4 miliardi di perdite e a essere comprata dal fondo Atlante senza quotazione in Borsa. Proprio su questo fronte, secondo fonti d’agenzia, un consorzio di fondi di private equity sta trattando l'ingresso nel capitale, con una quota significativa, ma ci sono divergenze importanti sulla valutazione della banca e al momento la situazione è di stallo. Quaestio Sgr, che gestisce il fondo Atlante (a cui fa capo oltre il 99% del capitale della banca veneta), starebbe negoziando con Centerbridge, Warburg Pincus, Baupost e Atlas, riuniti in una cordata "aperta" ad altri soggetti.


La notizia non è stata confermata dai fondi e da Quaestio. Al momento, però, i fondi non sono disposti a pagare lo stesso multiplo sborsato da Atlante e quest'ultimo non può permettersi di registrare una minusvalenza sul suo primo investimento di 1,5 miliardi. «Si sta ragionando su come superare gli ostacoli», dice la fonte. «Di sicuro l'esito non sarà la pura acquisizione di una partecipazione, ma una soluzione articolata». Sul piatto potrebbero finire altre partite, in particolare quelle legate agli Npl, o attività e asset della stessa Vicenza, che in poco più di un anno ha visto precipitare le azioni da 62,5 euro a 10 centesimi.

Nei giorni scorsi il senatore 5 Stelle Enrico Cappelletti ha chiesto al governo Renzi di adottare, per i risparmiatori rimasti vittime del tracollo della Banca Popolare di Vicenza, le stesse misure che saranno varate per gli investitori di CariFerrara, Banca Marche, Popolare Etruria e CariChieti. Opzione per ora sempre smentita dagli uomini dell’esecutivo.
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Il Gazzettino