BASSANO - Si è chiuso il cerchio attorno ad una efferata rapina avvenuta ai danni di un anziano bassanese il 20 aprile 2013: sono stati arrestati anche gli altri due...
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L’aggredito ai Carabinieri di Bassano che l’hanno soccorso ha raccontato di aver conosciuto la Mazzaro qualche tempo prima perché gli chiedeva denaro fingendo di aver subito diverse disgrazie. Lui, mosso a compassione, gliel’aveva prestato. Ma poi aveva iniziato a declinare le sue richieste sempre più consistenti e pressanti. Secondo l’opinione degli investigatori del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Bassano del Grappa, probabilmente tale rifiuto ha dato origine ad una vera e propria spedizione punitiva. Ma tramite il suo riconoscimento, la pregiudicata è stata bloccata.
Gli altri due invece - che dopo l’analisi investigativa sono stati condannati dalla Corte d’Appello di Venezia nell’ottobre 2015, con sentenza che ha generato i relativi ordini di carcerazione - sono stati presi successivamente con più difficoltà: conoscendo la Mazzaro e le sue frequentazioni, i militari dell’Arma hanno mostrato all’anziano diverse effigi di soggetti criminali. Lo stesso ha riconosciuto i complici: la madre di lei, Tosca Zaborra, classe 1961, e il fratellastro 39enne della Mazzaro, Franco Sguario. La madre, rintracciata a San Giuseppe di Cassola, si è barricata nell’appartamento fingendo di essere assente. Ma i carabinieri con sicurezza hanno chiesto il supporto dei vigili del fuoco e l’hanno fatta desistere. Il figlio, noto frequentatore del Prix di Quartiere Firenze di Bassano, forse avvisato dalla Zaborra, si era nascosto a Sandrigo, in cerca di asilo da qualche conoscente. La pena per i due arrestati è di 2 anni e 7 mesi in carcere, rispettivamente a Verona Montorio per la Zaborra e Vicenza per Sguario. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino