E se l'Irlanda, aiutata da un miracolo della Francia, riuscisse a vincere il torneo con una settimana di anticipo? E se, invece, anche il XV del Trifoglio dovesse colare a...
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Sabato 10 marzo 2018, ore 15.15 (diretta tv Dmax)
IRLANDA-SCOZIA
Irlanda: 15 Rob Kearney; 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray; 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony; 5 Devin Toner, 4 James Ryan; 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy. Allenatore: Joe Schmidt.
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Jordi Murphy, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Blair Kinghorn, 13 Huw Jones, 12 Pete Horne, 11 Sean Maitland; 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw; 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c); 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist; 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid. Allenatore: Gregor Townsend.
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Lee Jones.
Arbitro: Wayne Barnes (Inghilterra)
Lo scorso anno vinsero gli scozzesi, ma si combatteva nel catino di Murrayfield. L'Irlanda, dal canto suo, stavolta ha il vantaggio di giocare in casa e di poter contare finora su una sorta di marcia trionfale, spinta soprattutto da una mediana di ampie garanzie e con una sorta di allevamento di conigli nel proverbiale cilindro. Tuttavia, dopo la storica vittoria sull'Inghilterra, la Scozia non può non far paura. Dunque la differenza potrebbero farla il fattore Aviva Stadium e le scelte dello stratega Schmidt, che affida la maglia numero 13 al 23enne Ringrose. Osservato speciale per la Scozia sarà il trattore col turbo Stuart Hogg, autore lo scorso anno di una prestazione memorabile da due mete che gli spalancò le porte per la selezione dei Lions.
Sabato 10 marzo 2018, ore 17.45
FRANCIA-INGHILTERRA
Francia: 15 Hugo Bonneval; 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso; 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud; 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret; 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues; 3 Rabah Slimani, 2 Guilhelm Guirado (c), 1 Jefferson Poirot. Allenatore: Jacques Brunel.
A disposizione: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Gaël Fickou
Inghilterra: 15 Anthony Watson; 14 Jonny May, 13 Ben Te’o, 12 Owen Farrell (c), 11 Elliot Daly; 10 George Ford, 9 Danny Care; 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes; 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury; 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola. Allenatore: Eddie Jones.
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 James Haskell, 20 Sam Simmonds, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown.
Arbitro: Jaco Peyper (Sudafrica)
Siamo onesti: dopo il ko in Scozia, all'Inghilterra non poteva toccare avversaria più agevole della Francia di Jacques Brunel (anche perché sarebbe stato impossibile giocare per la seconda volta contro l'Italia...). Francia che negli ultimi 5 confronti ha battuto una volta sola il XV della Rosa: Parigi 2015, test match pre-Mondiale e dopo averne presi 55, 5 mesi prima. Per dimenticare tutti questi brutti 5, Brunel conferma Bastareaud, sorta di Babau contro l'Italia, e parte con Trinh-Duc titolare all'apertura. Per l'Inghilterra, come al solito, l'imbarazzo della scelta con una linea veloce impressionante ma chiamata a far male il più possibile dopo il giro a vuoto contro gli Highlanders; la coppia Ford-Care in mediana; infine una terza linea di spessore e una prima dove spicca il tallonatore Jamie George. Come dire: prepararsi a regalare una delusione agli odiati irish e, per l'ultima giornata, andare a Dublino per vincere ancora il Sei Nazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino