Rio2016, doping: la Fina plaude il Cio per lo stop a 7 nuotatori russi

Rio2016, doping: la Fina plaude il Cio per lo stop a 7 nuotatori russi
La federazione internazionale di nuoto approva e sostiene la posizione...

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La federazione internazionale di nuoto approva e sostiene la posizione del Cio sulla partecipazione degli atleti russi puliti alle Olimpiadi di Rio. In base a quanto reso noto dalla federazione russa - fa sapere la Fina - sette atleti non potranno partecipare ai Giochi: quattro già indicati dalla stessa federazione russa - Mikhail Dovaglyuk, Yulia Efimova, Natalia Lovtcova e Anastasia Krapivina - e tre - Nikita Lobintsev, Vladimir Morozov e Daria Ustinova - i cui nomi appaiono nel rapporto della Wada. Gli atleti esclusi facevano parte della squadra per Rio composta da 24 uomini e 13 donne. Efimova (100 e 200 rana) e Morozov (50 e 100sl) erano i più accreditati per un risultato di prestigio. Il rapporto Wada - fa presente la Fina - ha evidenziato «come il regolamento antidoping non sia stato pienamente rispettato. L'esatto coinvolgimento della federazione russa di nuoto deve essere ancora chiarito». A questo proposito, la questione è stata affidata ad una apposita commissione che avrà il compito di condurre indagini. La commissione dovrà inoltre valutare le ulteriori informazioni che dovessero scaturire dal rapporto. Allo stesso tempo il rapporto Wada - sottolinea ancora la Fina - ha stabilito che vari campioni prelevati a nuotatori e nuotatrici non rispettavano le regole della federazione internazionale di nuoto. In questo contesto, e con una decisione presa in emergenza dato il contesto delle Olimpiadi di Rio, per proteggere l'integrità dello sport e degli atleti puliti, la Fina ha deciso di sottoporre l'eleggibilità dei nuotatori russi ad altri criteri specifici: nessun atleta il cui nome appare nel rapporto Wada potrà partecipare ai Giochi la partecipazione di ogni atleta russo sarà analizzata nel rispetto dei test antidoping effettuati dalla Fina o altri tribunali antidoping e non in Russia La Fina ha inoltre deciso di effettuare altri test su tutti i campioni prelevati ai nuotatori russi ai Mondiali di Kazan dell'anno scorso. I campioni sono stati trasferiti e sono ora conservati al laboratorio di Barcellona.
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Il Gazzettino