Rosberg vola davanti ad Hamilton. Terza e quarta piazza per la Ferrari

Rosberg vola davanti ad Hamilton. Terza e quarta piazza per la Ferrari
Nico Rosberg vola anche nelle seconde libere del Gp d'Australia, il primo della stagione mondiale. A Melbourne il pilota della Mercedes, dopo aver segnato il miglior tempo...

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Nico Rosberg vola anche nelle seconde libere del Gp d'Australia, il primo della stagione mondiale. A Melbourne il pilota della Mercedes, dopo aver segnato il miglior tempo nelle prime libere, fa il bis nelle seconde, migliorando il crono fino a 1'27«697, sempre davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton che ha chiuso la sessione con il tempo di 1'27»797. Sale in terza posizione, dopo il quinto tempo della prima sessione, la Ferrari di Sebastian Vettel che fa segnare il tempo di 1'28«412.




Subito dietro il compagno di squadra alla rossa Kimi Raikkonen con il crono di 1'28»842. Quinto tempo per la Williams di Valtteri Bottas a +1.568. Nella top ten figurano poi la Red Bull di Kvyat, seguita dalla Toro Rosso di Sainz jr. e dalle Lotus di Maldonado e Grosjean. Chiudono le prime dieci posizioni, la Force India di Hulkenberg e la Sauber di Nasr.



VETTEL



«È stata una buona giornata, non abbiamo avuto molti problemi con la macchina, nessun problema di affidabilità, quindi il lavoro fatto durante il corso dei test è stato positivo. È stata una giornata in cui tutto è filato liscio ed è importante dal punto di vista della prestazione». È ottimista il tedesco Sebastian Vettel, al termine delle seconde prove libere del Gp d'Australia di F1. Il pilota della Ferrari ha chiuso al terzo posto dietro alle due Mercedes. «Più in alto sei e meglio è, normale, ma siamo ancora a venerdì. Sono in F1 da un bel pò di tempo e so che il venerdì non è così importante se andiamo a vedere i tempi sul giro».



La Ferrari comunque può lottare per le prime cinque posizioni. «Speriamo di si, oggi si, domani lo vedremo, dipende ovviamente da quanto carburante c'era sulle macchine degli altri, che tipo di programma stavano seguendo. Per quello che abbiamo fatto noi possiamo essere contenti, l'importante è che non abbiamo avuto problemi, e questo è molto positivo -ha proseguito il quattro volte campione del mondo-. È stato fatto molto lavoro su questa macchina, non solo dalle persone che sono qui ma anche a Maranello, e sembra che siamo sul percorso giusto».



L'obbiettivo è stare il più avanti possibile. «Restare davanti a più persone che possiamo sarebbe bello, senz'altro la Mercedes è fuori portata, dobbiamo essere realisti, ma la cosa più importante di oggi è che siamo riusciti a girare senza problemi. È stata una giornata in cui tutto è filato liscio e non ricordo un ultimo venerdì che è andato in questo modo», ha concluso Vettel.



ARRIVABENE



«Abbiamo fatto dei cambiamenti in Ferrari e vorrei ringraziare le persone che c'erano in precedenza ma ora paliamo del futuro e della situazione attuale. Abbiamo lavorato molto insieme ai ragazzi e ho detto molte volte che dobbiamo essere uniti per un obiettivo comune per lavorare concentrati con i piedi per terra. E non voglio più sentire più parlare di motore, telaio o qualunque altra persona, se perdiamo lo facciamo insieme e se vinceremo lo faremo insieme, questo è il mio mantra, quello che ho detto al team e li ho visti calmi, impegnati e motivati, e questo è importante per me». Sono le parole del team principal della Ferrari,

Maurizio Arrivabene, nella conferenza stampa a Melbourne per il Gp d'Australia.



Arrivabene è in F1 da molti anni, ma non hai mai diretto un team. «Quale è l'impegno più pesante? Ovviamente l'area tecnica, bisogna imparare molto, devi essere curioso, devi andare in fabbrica per fare delle domande, per incontrare delle persone e soprattutto per ascoltare gli ingegneri e imparare da loro. Gli ingegneri parlano un linguaggio specialistico, sono capaci di utilizzare un migliaio di parole per dirti quello che normalmente si potrebbe dire in dieci

parole. Quindi devi estrapolare e riassumere i concetti per vederli più semplici. Credo che questa sia stata la sfida più impegnativa», ha spiegato il team principal della scuderia di Maranello.



Per quanto riguarda l'aspetto politico del team all'interno della F1, Arrivabene ha spiegato: «Non credo che la Ferrari abbia perso un ruolo centrale, innanzitutto. Vorrei vedere quante persone andrebbero a vedere le gare se non ci fosse la Ferrari. Questo fa parte del ruolo politico, prima di me e anche ora credo che il nostro Presidente Sergio Marchionne abbia lavorato molto duramente, si è messo in prima linea e con un grande sforzo per

mantenere questa posizione, dal punto di vista del peso politico, che la Ferrari merita. Io lo seguo al 100% e sto imparando da lui. La sua visione strategica, la sua esperienza, che è molto importante per il team ed è molto importante anche per l'azienda».



«Abbiamo chiuso la stagione l'anno scorso in quarta posizione. Per pensare alla prima, devi prima superare le persone che ti stanno davanti. poi, se saremo in grado di arrivarci, credo che loro combatteranno per impedire che noi ci avviciniamo troppo -ha proseguito il team Principal della 'rossà-. Poi, l'obiettivo successivo sarà la Mercedes, ma dobbiamo andare passo dopo passo e

dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per avvicinarci ai ragazzi di toto il prima possibile e non sarà semplice assolutamente».



Sulla gestione dei costi, Arrivabene è chiaro. «Tutti stiamo lavorando insieme per cercare di risolvere in qualche modo questa situazione, ma è anche importante ricordare che parliamo di F1, che è considerato il picco del motorsport, della competizione. Quindi dobbiamo mantenere questo concetto e lavorare in modo che lo spettacolo venga migliorato. Bisogna portare la F1 vicino alla gente e credo che Claire e il suo gruppo stiano lavorando molto bene. Non è un compromesso semplice perché bisogna lavorare su un concetto di controllo dei costi, ma bisogna anche spingere nello sviluppo e nella tecnologia. Per dirla in poche parole, se vuoi giocare in Serie A, devi anche

prepararti a farlo, altrimenti devi giocare un altro campionato».



«Dobbiamo lavorare su questo spettacolo in modo che questo spettacolo cresca il più possibile e dia delle entrate per tutti. Poi c'è anche bisogno di una specie di tetto per il budget. Se guardiamo al calcio, c'è un fair play finanziario, ma non trasformano la Champions League in Europa League. Sono due cose diverse. Questo è il mio punto di vista», ha concluso Arrivabene. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino