Zone speciali in regione, «ma le Terre alte escluse»

Zone speciali in regione, «ma le Terre alte escluse»
IL PROGETTOBELLUNO L'ultimo schiaffo ai sogni di rilancio del bellunese arriva dalle Zes, acronimo di Zona economica speciale che il Governo ha inserito nella finanziaria in fase...

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IL PROGETTO
BELLUNO L'ultimo schiaffo ai sogni di rilancio del bellunese arriva dalle Zes, acronimo di Zona economica speciale che il Governo ha inserito nella finanziaria in fase di elaborazione per le aree di Venezia e del Polesine: il riconoscimento della status di Zes garantirà una serie di agevolazioni normative, economiche e procedurali in grado di favorire investimenti e rilanciare il sistema produttivo. Non l'ha presa benissimo Bortolo Mainardi, ex sindaco di Lorenzago e commissario straordinario per le grandi opere del nord est nei primi anni 2000, ma soprattutto profondo conoscitore delle difficoltà in cui da anni si dibatte il territorio bellunese.

LA DISPARITÀ
«Sono rimasto molto sorpreso dal riconoscimento delle Zes per Venezia e Rovigo, non perchè non si tratti di aree da rilanciare, ma perchè è rimasta esclusa la nostra provincia -denuncia Mainardi- che da anni è alle prese con una serie di problemi che ne mettono in forse la stessa sopravvivenza». Mainardi si chiede quali criteri siano stati seguiti per assegnare le Zes e se questi non siano applicabili anche per le Terre Alte. L'inesorabile processo di spopolamento che non si riesce ad arginare, una sanità sempre più in bilico, la crisi del settore del legno, la progressiva chiusura di aziende, l'emergenza ambientale sono solo alcuni degli elementi che continuano a drenare forze e risorse al tessuto produttivo provinciale. «Lancio un appello ai nostri parlamentari perchè inseriscano anche il Bellunese nelle aree a regime di Zes -sottolinea Mainardi- è inspiegabile che i nostri territori siano rimasti tagliati fuori: se è un problema di criteri, allora i nostri rappresentanti a Roma si diano da fare per modificarli e renderli applicabili anche nel nostro contesto, favorendo l'avvio di start-up e l'insediamento di nuove imprese».
I VANTAGGI

Per le Zes è previsto che i tempi massimi di alcune procedure siano ridotti, soprattutto per quanto riguarda la normativa ambientale (Via, Vas e Aia). Un altro importante strumento è dato dalla facoltà di istituire una zona franca dogananale. Anche Confartigianato aveva chiesto con una lettera ai parlamentari bellunesi pochi mesi fa il riconoscimento della Zes nel bellunese, ma non se ne fece nulla. Anzi, la Sovrintendenza ha imposto una serie di vincoli per Val d'Ansie e Comelcio che vanno nella direzione opposta. Altro che attrarre imprese e rilanciare l'economia.
Giovanni Longhi
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Il Gazzettino