Veneto, così cambierà la sanità di quartiere

Veneto, così cambierà la sanità di quartiere
LA DELIBERAVENEZIA Al posto delle Medicine di gruppo integrate, arrivano i Team di assistenza primaria. Dopo i rilievi che erano stati formulati dalla Corte dei Conti, la Regione...

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LA DELIBERA
VENEZIA Al posto delle Medicine di gruppo integrate, arrivano i Team di assistenza primaria. Dopo i rilievi che erano stati formulati dalla Corte dei Conti, la Regione ridisegna il modello di erogazione delle cure di base. Proposta dall'assessore Manuela Lanzarin, la delibera è stata approvata dalla Giunta ed è stata trasmessa alla commissione Sanità, per la formulazione del necessario parere.

LA SQUADRA
Il piano prevede che ciascuna squadra sia composta da almeno 4 medici di medicina generale, operativi per un bacino di riferimento indicativo di 8.000 assistiti: questo implica che ciascun camice bianco possa aumentare il proprio massimale fino a 2.000 pazienti in carico. «Si tratta sottolinea Lanzarin di una vera e propria svolta organizzativa, che riforma e migliora l'esperienza delle Medicine di gruppo integrate, tenendo conto al contempo dell'esperienza regionale maturata fin qui. Applichiamo in concreto le indicazioni contenute nel Piano sociosanitario 2019-2023 e i dettami delle nuove normative nazionali, alcune delle quali inserite anche nel recentissimo decreto legge 35 del 30 aprile scorso, meglio noto come decreto Calabria. Il nostro obbiettivo è rendere più semplice l'organizzazione e soprattutto più facile e immediato l'accesso delle persone alla cure primarie».
LA SEDE
Funzionalmente il Team di assistenza primaria fa capo al distretto sociosanitario dell'Ulss in cui è situato. Il progetto prevede che ciascuna squadra abbia una sede di riferimento, anche se i singoli medici potranno mantenere i loro studi periferici, «alla luce di eventuali particolari condizioni oro-geografiche, o in funzione delle caratteristiche della popolazione assistita». Nella struttura condivisa dovrà essere garantita la presenza medica per almeno 10 ore al giorno dal lunedì al venerdì, vale a dire dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20, mentre al sabato la copertura dovrà andare dalle 8 alle 10. Sono previsti il teleconsulto tra i medici di famiglia e gli specialisti dell'azienda sanitaria, nonché sperimentazioni di videoconsultazione degli assistiti, «favorendo il collegamento del paziente previo appuntamento».
LA SEGRETERIA
I servizi infermieristici e amministrativi saranno forniti dalle Ullss, che si faranno carico anche dei costi. Gli utenti potranno fruire anche della prestazione di segreteria, attraverso un call center che sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e al sabato dalle 8 alle 1, per fissare gli appuntamenti e indirizzare i percorsi. «Particolare importanza è assegnata al servizio infermieristico spiegano da Palazzo Balbi che erogherà direttamente numerose prestazioni e sarà a disposizione degli assistiti per la gestione integrata delle cronicità e per una risposta alle esigenze di salute dei cittadini per dodici ore al giorno, più il sabato dalle 8 alle 12». Per quanto riguarda i pazienti fragili, il Team avrà il compito di definire un piano assistenziale individuale, che entrerà nel fascicolo sanitario elettronico e sarà quindi consultabile da tutti gli anelli della catena istituzionale.
LA SITUAZIONE

L'annuncio della svolta, anticipata a fine anno in occasione della manovra di Bilancio e ora messa nera su bianco, è stata anche l'occasione per fare il punto sulle Medicine di gruppo integrate. Quelle attualmente attive in Veneto sono 76 e coprono il 22% della popolazione. «È previsto conclude la Regione che proseguano la loro attività fino alla naturale conclusione del contratto e, qualora rispondano ai requisiti, possano essere riconvertite in Team di assistenza primaria».
A.Pe.
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Il Gazzettino