Un video hard mette un Paese sotto processo

Un video hard mette un Paese sotto processo
Un'insegnante, in piena era pandemica, registra una scena hard con il suo partner, ma il filmino finisce in rete. Il consiglio dell'istituto e l'assemblea dei genitori processano...

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Un'insegnante, in piena era pandemica, registra una scena hard con il suo partner, ma il filmino finisce in rete. Il consiglio dell'istituto e l'assemblea dei genitori processano il caso, chiedendo l'espulsione della prof. Radu Jude si diverte ancora una volta a far crollare l'immagine morale e politica di una Nazione, la cui storia viene qui riassunta nel secondo capitolo come un almanacco graffiante in stile blob. Il primo capitolo gioca sulla lateralità del caso, inserendo l'insegnante nelle strade di Bucarest, costantemente al cellulare, mentre attorno la città mostra la sua faccia più isterica. L'ultima frazione è dedicata al processo, una sit-com grottesca dove il regista si diverte anche a mostrare conclusioni diverse, sfogando la sua ironia iconoclasta, come nell'ultimo alternativo finale. Con Sesso sfortunato o follie porno Radu Jude si conferma uno dei più teorici e sarcastici registi del cinema rumeno: la contrapposizione privato/pubblico assume aspetti feroci, mostrando come possa essere più triviale chi accusa di chi compie il gesto e il processo è in nuce la rappresentazione di un Paese incapace di ragionare e dialogare. Orso d'oro a Berlino. (adg)

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