Un equilibrio perfetto tra chi vorrebbe le stesse restrizioni dell'estate scorsa

Un equilibrio perfetto tra chi vorrebbe le stesse restrizioni dell'estate scorsa
Un equilibrio perfetto tra chi vorrebbe le stesse restrizioni dell'estate scorsa e chi ne vorrebbe di meno. Non è chiara invece l'origine delle differenze di opinioni....

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Un equilibrio perfetto tra chi vorrebbe le stesse restrizioni dell'estate scorsa e chi ne vorrebbe di meno. Non è chiara invece l'origine delle differenze di opinioni. Probabilmente non è riconducibile a credenze diverse sull'efficacia dei vaccini e a considerazioni sanitarie. Questo perché le ricerche mostrano che la comprensione della nozione di efficacia di un vaccino è bassa. Se voi dite che un vaccino ha un'efficacia del 90%, la maggioranza delle persone pensa che questo significhi che, su 100 persone che fanno il vaccino, 90 diventano immuni al virus. Come se uno dicesse che un farmaco è efficace contro il mal di testa perché lo ha preso 100 volte e 90 volte il mal di testa gli è passato. In realtà l'efficacia nasce confrontando i risultati ottenuti con le persone a cui è stato iniettato il vaccino e un analogo gruppo di persone a cui non è stato iniettato, a cui cioè è stato dato un finto vaccino che in gergo si chiama placebo. L'incomprensione degli aspetti biologici e sanitari è imputabile per lo più a comunicazioni fuorvianti, a loro volta attribuibili a incertezze da parte delle autorità centrali e al dialogo difficile tra tecnici e politici.

La causa dell'equilibrio tra chi vuole le stesse restrizioni dell'estate scorsa e chi ne vuole di meno va dunque individuata in fattori più generali: diversa sofferenza per il tipo di lavoro fatto (dipendente oppure autonomo) e diverso livello di fiducia nei confronti degli altri. Molti non vogliono meno restrizioni perché non si fidano del prossimo e temono che se ne approfitti, che cioè non osservi alla lettera le regole che si devono seguire per evitare il contagio. Va tenuto presente che queste regole si accompagnano a una vasta zona grigia dato che si possono applicare in modo sfumato, come le regole del tipo Non bere alcolici, Non assumere troppi zuccheri, Guida in modo prudente, e così via. Sono norme che prescrivono come è meglio comportarsi in determinate attività o circostanze. Diverse sono le regole che servono per costruire convenzioni, per esempio le regole per un gioco. Consideriamo gli scacchi: la mossa del cavallo va fatta in un modo preciso. Se muovi il cavallo o gli altri pezzi in modo scorretto, semplicemente non giochi più a scacchi. Le norme sulle restrizioni durante la pandemia sono del primo tipo, non come quelle da seguire giocando a scacchi. C'è un dato che conforta questa interpretazione. Per la prima volta rispetto ai sondaggi precedenti l'orientamento politico di chi ha risposto a questo sondaggio è rilevante e influente. Chi sono infatti coloro che vogliono meno restrizioni? La percentuale più bassa di chi vuole allentare le restrizioni è tra coloro che dichiarano di preferire il PD ed è del 35%. La percentuale più alta di chi vuole meno restrizioni è di Forza Italia ed è del 50%. Il 15% è una bella differenza! Non spiegabile semplicemente con l'appartenenza o meno al governo perché Fratelli d'Italia, unico partito d'opposizione, presenta una percentuale del 47%.
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Il Gazzettino