DOPO IL RINVIO UDINE Dopo lo slittamento all'8 novembre della decisione...
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UDINE Dopo lo slittamento all'8 novembre della decisione del Tribunale amministrativo regionale in merito al ricorso proposto sul progetto di via Mercatovecchio, la minoranza comunale suggerisce di «congelare il progetto e lasciare che sia compito della prossima amministrazione comunale a farsi carico e di decidere sulle sorti della via più importante del centro storico di Udine». A farsi interprete della proposta è il consigliere comunale di Forza Italia Vincenzo Tanzi. Secondo lui «la storia infinita e travagliata di via Mercatovecchio passata attraverso due mandati del sindaco Honsell» metterebbe «a nudo l'incapacità amministrativa della sinistra sul più importante cantiere del centro storico». Tanzi rileva che nel programma elettorale 2013 del sindaco «fu definito come punto cardine e qualificante di tutta la compagine politica». Ma Tanzi ha un'idea diversa: «Contrari da sempre a una visione settoriale, abbiamo sempre ritenuto che la rivitalizzazione del centro storico passi attraverso una visione e una pianificazione strategica che abbia come peculiarità la valorizzazione di tutta l'area centrale della città e della sua imprenditorialità e non semplicemente la pedonalizzazione di un luogo. Per ricollocare Udine e la sua centralità che è ferma agli anni 90' occorre porsi come obbiettivo di intervenire e ridefinire il ruolo delle piazze storiche, Duomo, San Giacomo, Venerio, XX Settembre ed evidentemente anche via Mercatovecchio, però che sia frutto di un ragionamento complessivo, governato e responsabile che abbracci tutto il contesto dell'esistente». Da qui la proposta di congelare il progetto. Come si ricorderà, l'udienza del Tar è stata aggiornata dopo i nuovi motivi aggiunti al ricorso presentati dal legale degli Amici di Mercatovecchio e di alcune attività del centro, in relazione alll'ultimo parere positivo emesso dalla Soprintendenza che, secondo i ricorrenti, non avrebbe tenuto conto di una serie di modifiche fatte al progetto.
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Il Gazzettino