Soccorso alpino: primo, storico sì ai finanziamenti

Soccorso alpino: primo, storico sì ai finanziamenti
BELLUNO - (A.Tr) Un milione e duecento mila euro l'anno e la certezza...

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BELLUNO - (A.Tr) Un milione e duecento mila euro l'anno e la certezza di finanziamenti futuri: c'è il primo sì in Regione per il Soccorso Alpino Veneto. Passa in sesta commissione di Palazzo Ferro Fini il testo di legge 425 sul Soccorso Alpino. Per Fabio Bristot, capo della sezione bellunese, «è un risultato storico». Storico e atteso da sessant'anni, ottenuto grazie al progetto di legge a firma dei consiglieri bellunesi Matteo Toscani, vice presidente del Consiglio, Dario Bond e Sergio Reolon. Un documento che dovrà ora passare al vaglio dell'aula e che, tradotto in soldoni, per l'organizzazione avrà il valore di 750 mila euro l'anno assicurati per le spese correnti, di cui 650mila dedicati alle attività di soccorso sanitario, da aggiungersi agli altri 485mila di investimenti in conto capitale. «D'ora in avanti - spiega Bristot - avremmo stanziamenti certi, dopo sessant'anni dalla nascita del Soccorso alpino. Quella ai fondi è sempre stata una corsa contro il tempo, con questa legge si standardizza l'aspetto economico e si assicurano soldi certi per il futuro. Non va dimenticato il valore del servizio reale effettuato dal Soccorso Alpino a favore del territorio e alle sue comunità». In cifre si parla di 3.985 interventi di soccorso tra il 2009 e il 2013, a favore di 4.504 persone di cui il recupero di 256 salme, il salvataggio di 2.547 feriti di varia gravità, di 1.698 persone in imminente pericolo di vita e di 3 disperse, mai ritrovate. Un'attività per cui si è schierato un esercito di 20.912 operatori Cnsas, attivo anche sul territorio di pianura. Insomma il disegno di legge, di cui Toscani è il primo firmatario, riconoscerebbe d'ora in avanti un adeguato riconoscimento economico, tale da assicurare copertura a tutti e tre gli ambiti di intervento del servizio, quello del soccorso, della prevenzione e della vigilanza. «Le commissioni hanno analizzato a fondo l'articolato del documento - commenta Toscani - inclusa la norma finanziaria, siamo quindi davanti a un contributo davvero fondamentale per il lavoro reso dagli uomini e dalle donne del Cnsas».
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Il Gazzettino