«Siamo assolutamente certi di aver agito in maniera corretta», dice uno.

«Siamo assolutamente certi di aver agito in maniera corretta», dice uno.
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«Siamo assolutamente certi di aver agito in maniera corretta», dice uno. «La Procura ha aperto un fascicolo? Ottima scelta, siamo pronti a mettere tutti i nostri atti e documenti a disposizione. Anche i nostri professionisti daranno tutto l'apporto possibile al magistrato», risponde l'altro. Il primo intervento è di Gianlorenzo Marinese, presidente della Nova Facility e responsabile della gestione del centro di accoglienza dell'ex caserma Serena. Il secondo è invece Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 2. Da giorni, tra i due, volano accuse anche feroci su come si sia propagato il contagio all'interno della struttura fino a infettare 244 tra richiedenti asilo e operatori. Quanto è successo dimostra che, da qualche parte, si è aperta una falla. Intanto in Questura, dove un poliziotto è stato trovato positivo conclamato e sintomatico e altri due sono in isolamento domiciliare e in attesa di sapere oggi se siano stati contagiati anche loro dal gambiano di 26 anni arrestato all'ex caserma Serena la scorsa settimana, è già in corso la ricostruzione dei contatti ravvicinati avuti dai tre agenti. Il timore è che il virus, magari durante un semplice cambio turno, possa aver colpito altri poliziotti nonostante tutti i protocolli di sicurezza siano stati seguiti alla lettera.

Calia e Pavan
alle pagine II e III
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Il Gazzettino