IL LUTTOTREVISO Nei quartieri tra San Liberale, San Paolo, Santa Bona e Monigo lo conoscevano tutti. E salutava tutti in sella alla sua bicicletta al grido di Alé Leoni. È...
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TREVISO Nei quartieri tra San Liberale, San Paolo, Santa Bona e Monigo lo conoscevano tutti. E salutava tutti in sella alla sua bicicletta al grido di Alé Leoni. È scomparso domenica dopo una lunga malattia, all'età di 69 anni, Renzo Canton. Una vita travagliata la sua, segnata da un grave incidente avvenuto diversi anni fa. Barba e capelli lunghi, occhialini da intellettuale e l'immancabile maglia bianco verde come quella della sua squadra del cuore, la Benetton, Renzo non si perdeva una partita dei Leoni da quando la squadra trevigiana aveva iniziato a giocare allo Stadio di Monigo negli anni Ottanta. Quella voce un po' stridula e il suo grido inconfondibile quando incontrava qualcuno ai bar dei quartieri lo ricordano tutti: Alé Leoni - diceva sempre -, Forza Benetton. Lascia i fratelli, le cognate e i nipoti. Malato da tempo, era ricoverato alla casa dei Gelsi di via Fossaggera. I funerali si terranno oggi alle 10 con una semplice cerimonia tra parenti e amici al Supremum Vale nel Cimitero di Santa Bona. «Voglio ricordarti così, che ci raccontavi la tua maratona di New York - lo ricorda Enrico Renosto -, allegro sorridente, di compagnia e poi stanco addormentato sulla panchina. Così, libero, a modo tuo».
Tina Ruggeri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino