Sfregiato con l'acido, presa la compagna

Sfregiato con l'acido, presa la compagna
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PORDENONE - Si è presentata alle dieci di giovedì sera nell'ufficio Polfer di Mestre. Non pronunciava nemmeno una parola di italiano, ma in braccio teneva il figlio di sei mesi. In qualche modo ha fatto capire agli agenti che aveva bisogno di trovare un posto dove trascorrere la notte. Non aveva alcuna intenzione di fermarsi a Mestre, ma il giorno successivo avrebbe voluto proseguire verso Brescia, dove si trovano alcuni parenti. La ghanese di 33 anni forse non immaginava di essere una super ricercata. La sua fuga alla fine è durata nemmeno 24 ore. Perchè ai poliziotti è bastato inserire il suo nominativo nella banca dati per scoprire che era gravata da una nota di rintraccio della Squadra mobile di Pordenone. La mattina di giovedì, a Pordenone, aveva gettato dell'acido sul volto del marito, J.W., un liberiano di 52 anni. Una sostanza corrosiva che ha deturpato il volto dell'uomo che ora rischia di perdere un occhio (30 giorni di prognosi). La donna è stata trattenuta e denunciata. Poi è stata accompagnata in una struttura di accoglienza dove ha trascorso la notte assieme al figlio. Regolare in Italia, deve rimanere a disposizione dell'autorità giudiziaria e non può quindi allontanarsi. La donna, secondo una prima ricostruzione, avrebbe lanciato l'acido sul volto del marito al culmine di un litigio. Poi ha preso il bimbo di sei mesi e ha vagato un po' prima di salire su un treno che l'ha condotta a Mestre. Qui considerata l'ora, erano ormai le 22, non se l'è sentita di proseguire il suo viaggio verso Brescia.

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Il Gazzettino