Ottocento posti liberi solo nelle scuole dell'infanzia, alle elementari e alle medie. Numeri destinati ad aumentare con la mobilità annuale e l'assegnazione provvisoria per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I sindacati veneti avevano cercato di scoraggiare questa pratica che danneggia la qualità della scuola veneta, perché viene a mancare la continuità didattica. Genera infatti un cambio di insegnanti ad ogni inizio anno che certo non agevola l'apprendimento dei ragazzi. Ecco proprio questi sindacati, anche quelli più a sinistra, si sono sentiti accusare di essere leghisti. Poi però si è scoperto che il 21,5 per cento di trasferimenti interprovinciali, solo alle scuole elementari per l'anno scolastico 2017-2018, riguarda docenti che hanno avuto la precedenza per la legge 104. E andando a spulciare le certificazioni è emerso che il 79,5 per cento delle pratiche riguardano insegnanti calabresi, il 72,9 per cento siciliani e il 66,6 per cento campani. Ora la ministra alla Pubblica Istruzione Valeria Fedeli ha già annunciato controlli.
Intanto le cattedre venete si sono liberate con i trasferimenti di massa e bisognerà quindi riassegnare i posti. Dopo che saranno conclusi i cosiddetti modelli B, che si stanno facendo in questi giorni, e che riguardano la scelta delle scuole da parte dei precari. Modelli che, tra l'altro, stanno mandando in tilt il portale del ministero che non regge un numero di accessi così elevato.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino