NORME CONTRASTANTI ROVIGO Una discrezionalità lasciata ai sindaci e un'ulteriore

NORME CONTRASTANTI ROVIGO Una discrezionalità lasciata ai sindaci e un'ulteriore
NORME CONTRASTANTIROVIGO Una discrezionalità lasciata ai sindaci e un'ulteriore scelta che è poi in capo ai singoli cittadini. Ma l'ordinanza emanata congiuntamente dal...

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NORME CONTRASTANTI
ROVIGO Una discrezionalità lasciata ai sindaci e un'ulteriore scelta che è poi in capo ai singoli cittadini. Ma l'ordinanza emanata congiuntamente dal presidente della Regione Luca Zaia e dal ministro della Salute Roberto Speranza, illustrata domenica sera nel vertice in Prefettura con tutti i primi cittadini polesani, che hanno poi a loro volta emanato le proprie ordinanze, non ha prodotto un'uniformità. Anche perché lunedì è stata poi diramata una nota contenente i chiarimenti applicativi a firma del direttore generale della Sanità regionale Domenico Mantovan, che ha prodotto differenti letture. Un esempio su tutti: palestre ed impianti sportivi. In un primo momento è stato detto di sospendere ogni attività, poi invece è stato chiarito che possono rimanere aperte quando le attività non prevedano concentrazioni di persone. Così molti sindaci sono rimasti fermi sulla propria ordinanza di lunedì, altri invece l'hanno rimodulata.

PRESA DI POSIZIONE
«Sono sconcertato spiega il sindaco di San Martino Vinicio Piasentini domenica sono state dette e ribadite delle cose, con il solo dubbio sui mercati settimanali, poi lunedì sera viene la circolare di un dirigente regionale dice l'opposto. C'è bisogno di regole chiare, di informazioni univoche. Non si può scaricare sui sindaci. Devono forse mettersi all'ingresso a valutare quante persone entrano? E che numero scatta la concentrazione? A scuola vanno venti bambini e poi in palestra ce ne sono 40, che sudano e stanno a strettissimo contatto. Io ho deciso di rimanere fermo sulla chiusura, anche se questo crea un problema imprenditoriale e questo non mi fa certo stare sereno, ma se c'è stata data un'indicazione a tutela della sicurezza pubblica, io la rispetto e la faccio rispettare». Sulla stessa linea anche il sindaco di Adria, Omar Barbierato che ribadisce la validità dell'ordinanza firmata lunedì che prevede la Chiusura di luoghi di culto, piscina comunale con annessa palestra, palestre comunali e private, Teatro Comunale, Teatro Ferrini, Auditorium Pertini, tutte le sale comunali, Biblioteca comunale, Biblioteca dei Ragazzi, Biblioteca-Archivio Capitolare della Cattedrale, nonché le sale deputate alla lettura/consultazione di libri nelle frazioni; vengono altresì sospese le lezioni frontali in aula all'interno delle Scuole guida, le processioni religiose e le manifestazioni all'aperto di natura culturale, ludico e sportiva. Stessa posizione anche per il sindaco di Polesella Leonardo Raito, mentre a Porto Tolle, il sindaco Roberto Pizzoli ha raccolto le nuove indicazioni: «Le disposizioni rimangono immutate tranne per le palestre private a norma igenicosanitaria e gli allenamenti per le prime squadre».
NEL CAPOLUOGO

Anche a Rovigo, il sindaco Edoardo Gaffeo ha deciso per l'apertura degli impianti sportivi, piscina compresa. Ieri Gaffeo ha poi diffuso un messaggio dai toni rassicuranti: «In questo momento ritengo, anche io come primo cittadino, che la cosa migliore sia attenersi a quanto ci viene indicato dall'unità di crisi nazionale e regionale, evitando protagonismi, personalismi o colpi di testa. La cosa più importante è restare uniti, mantenere la calma e fidarsi delle istituzioni. Vi chiedo di dare la vostra piena fiducia a chi sta lavorando senza risparmiarsi e mi riferisco, oltre che alle istituzioni, ai medici, agli scienziati e alle forze dell'ordine, sempre in prima linea. Vi chiedo di non lasciarvi andare ad allarmismi che portano solo a situazioni di panico e di seguire le indicazioni fornite dai canali ufficiali, evitando di ascoltare o leggere informazioni riportate in maniera esasperata o speculatoria».
F.Cam.
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Il Gazzettino