Nessun indizio da giorni: i volontari si arrendono

Nessun indizio da giorni: i volontari si arrendono
RICERCHE SENZA SOSTAVAL DI ZOLDO Si stanno spegnendo le speranze dopo 11 giorni di ricerche di ritrovare Federico Lugato, scomparso il 26 agosto in Val di Zoldo. Originario di...

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RICERCHE SENZA SOSTA
VAL DI ZOLDO Si stanno spegnendo le speranze dopo 11 giorni di ricerche di ritrovare Federico Lugato, scomparso il 26 agosto in Val di Zoldo. Originario di Trivignano nel Veneziano era legato alla piccola località di Pralongo, comune di Val di Zoldo, il paese natio della moglie Elena, dove amava fare escursioni anche in solitaria. La montagna e le camminate erano per lui momenti di relax. Da alcuni anni si erano trasferiti a Milano per lavoro, ma ritornavano spesso anche per incontrare la famiglia della moglie. Esperto di montagna Federico era partito la mattina del 26 agosto per una breve escursione da Pralongo per un giro ad anello nel gruppo del Tamer-San Sebastiano che sarebbe dovuta durare fino all'ora di pranzo. Ma non è più tornato. Dopo 10 giorni di ricerche, senza nuovi elementi, oggi, nel pomeriggio, è prevista la riunione tecnica in Prefettura, a Palazzo dei Rettori. Un tavolo che metterà assieme i diversi attori della ricerca per decidere se e in quale modo proseguire.

LA GIORNATA
Anche ieri una sessantina di persone, tra Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali e Protezione civile con diverse unità cinofile, si sono ridistribuire su alcune aree già percorse. Sono stati effettuati sopralluoghi ancora più dettagliati, in Val Prampera, nella piana sotto il Petorgnon, dove l'intrico di mughi rende difficili gli spostamenti e dove sono stati controllati anfratti e cavità. Ripassata anche l'area della Croda Daerta. «Non si sono registrate altre segnalazioni, né raccolte informazioni aggiuntive», spiegava ieri sera in una nota il Soccorso alpino. Insomma una nuova giornata di ricerche senza esito.
IL MISTERO
Le ultime tracce di Federico Lugato sono quelle del transito della sua auto, una Megane, a Forno di Zoldo ripreso dalle telecamere alle 8.50. La vettura è stata parcheggiata a Pralongo, dove si trova ancora: è stata regolarmente chiusa a chiave. Alle 10.30 di quel giovedì 26 agosto il primo messaggio lasciato sul telefono di Federico, mai ascoltato: poi altre chiamate a vuoto fino alle 17 quando sono stati chiamati i soccorsi. Probabilmente il cellulare non era già in partenza del tutto carico ma la batteria si è scaricata anche per le ripetute telefonate che hanno impedito di effettuare ricerche il giorno successivo e che avrebbero potuto individuarne la posizione. Purtroppo Federico aveva anche disattivato il GPS sul cellulare, il che ha escluso un'ulteriore possibilità di localizzazione.
TUTTI I TENTATIVI
Nei giorni scorsi si è anche tentata una ricerca utilizzando un'apparecchiatura di rilevazione metalli Recco, che poteva essere compatibile con le chiavi della sua auto, applicata al verricello di un elicottero. È stata scandagliata una vasta zona ma purtroppo pur dando una segnalazione la ricerca sul campo non ha portato a nessun esito.
I VOLONTARI

La moglie Elena Panciera esperta in comunicazione è riuscita a richiamare l'attenzione di persone da tutto il nord Italia. Nei giorni scorsi si sono presentati in decine, i volontari sono arrivati numerosi fin dai primi giorni a seguito dei ripetuti appelli. L'inarrestabile moglie ha inoltre attivato una raccolta fondi su Facebook che ha superato ormai la somma di 20.000 euro. C'è anche la possibilità di effettuare un bonifico per il soccorso alpino con causale troviamo Federico con il quale ha raccolto più di 6.000 euro. Denari per le spese delle centinaia di volontari civili arrivati da tutto il Nord Italia per aiutare nelle ricerche: c'è addirittura chi si è preso appositamente ferie, per dare una mano. E, se per le forze coordinate dalla Prefettura messe in campo già dal primo giorno si deciderà oggi come proseguire, i volontari ieri hanno diffuso questo messaggio: «Stop alle ricerche dei volontari civili. Da lunedì 6 settembre ci prendiamo una pausa. Abbiamo fatto tutto il possibile per trovare Federico. Abbiamo bisogno che la natura faccia il suo corso e di lasciare respirare la montagna».
Loredana Pra Baldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino