Medici romeni, il sindacato protesta La Regione Veneto: portateci italiani

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SANITÀVENEZIA Dopo il Veneto anche la Toscana trova una soluzione tampone per superare la carenza di medici. E tanto basta per riaccendere la polemica con il sindacato dei medici...

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SANITÀ
VENEZIA Dopo il Veneto anche la Toscana trova una soluzione tampone per superare la carenza di medici. E tanto basta per riaccendere la polemica con il sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed.

In Toscana si è optato per l'assunzione di medici senza nessuna specializzazione con contratti di formazione lavoro per tappare i buchi nei pronto soccorso.
Una soluzione che si aggiunge a quelle già avanzate dal Veneto che ha scelto di assumere i medici in pensione o di chiamare camici bianchi dalla Romania. Al punto che Anaao-Assomed parla di «nascita di sanità low cost». Sulle scelte di Veneto e Toscana è duro il commento del segretario nazionale dell'Associazione medici e dirigenti Carlo Palermo: «Un giovane laureato in Medicina senza specializzazione assunto in pronto soccorso con contratto libero professionale avrà scarsa protezione contrattuale, nessuna copertura previdenziale e dovrà pagarsi da solo l'assicurazione: i rischi sono tutti a suo carico. Le Regioni si stanno muovendo al risparmio». Il sindacato denuncia inoltre che nell'organizzazione della Sanità «non c'è un pensiero comune, manca la programmazione e si produce disparità».
LE CRITICHE
«Sul fronte veneto le ultime mosse del governatore Zaia - dice Palermo - sono una provocazione, una scelta chiaramente legata al progetto dell'Autonomia». Palermo ha quindi ricordato che in Italia ci sono già 10 mila medici specializzati in attesa di chiamata, e altri 6 mila che stanno frequentando l'ultimo anno di specializzazione: «Stiamo parlando di 16 mila medici pronti per essere assunti negli ospedali con un contratto a tempo indeterminato, ma a cui vengono preferiti pensionati e neo-laureati per non spendere. Così si mortificano dei professionisti e si lasciano nel limbo i camici bianchi già formati mentre gli ospedali affogano».
«In Veneto - entra nello specifico Adriano Benazzato segretario regionale di Anaao - ci sono 500 specializzandi dell'ultimo anno a cui si sommano altri 90 finanziati con le borse di studio regionali, quindi circa 600 specializzandi che raddoppieranno con gli iscritti al prossimo anno accademico, questo significa che i medici veneti ci sono».
Nella polemica si inserisce anche Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: «Le misure-tampone sono contro ogni logica: anziché risolvere i problemi, li alimentano ampliando con medici tappabuchi senza prospettive».

Ma la Regione Veneto non ci sta a farsi bacchettare. All'Anaao risponde l'assessore alla Sanità della Regione Manuela Lanzarin: «A Carlo Palermo chiedo di presentarci 1.300 medici, quelli di cui abbiamo bisogno e non si riesce ad assumere perché non partecipano alle chiamate. Sarebbe ora di fare squadra e di cercare le soluzioni tutti assieme, invece che dire di no a tutte quelle che gli altri propongono».
r.ian.
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Il Gazzettino