Lo Sblocca-Italia al varo «Le coperture ci sono»

Lo Sblocca-Italia al varo «Le coperture ci sono»
ROMA - Rush finale per lo Sblocca Italia, che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Senza la Valdastico Nord, che non è più compresa nell'elenco delle opere...

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ROMA - Rush finale per lo Sblocca Italia, che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Senza la Valdastico Nord, che non è più compresa nell'elenco delle opere finanziate dal provvedimento per riaprire i cantieri delle grandi opere. Ma non è una retromarcia: semplicemente, alla Valdastico Nord non serve alcun nuovo finanziamento, perché l'opera, che completa l'attuale A22 ferma a Piovene Rocchette prolungandola verso Trento, è già interamente finanziata con oltre un miliardo di euro, a copertura dell'intero tratto di 39 km da Piovene Rocchette in su. Manca solo l'ok del Cipe, che dovrebbe venire il 4 settembre.

Sullo Sblocca Italia il lavoro di limatura è proseguito fino all'ultimo minuto utile perché sono molti i nodi aperti, a partire dall'entità complessiva delle nuove risorse. «Le coperture ci saranno» assicura il ministro Maurizio Lupi, mentre Pier Carlo Padoan precisa che «ci saranno là dove servono». E proprio il dove è ancora incerto.
Se per aprire nuovi cantieri dovrebbero essere confermati circa 4 miliardi di euro (1,2 dal fondo revoche del ministero delle Infrastrutture e 2,5 dal Fondo sviluppo e coesione), ancora non è detto invece che le coperture ci saranno per la conferma e l'estensione dell'ecobonus.
La sua stabilizzazione già con lo Sblocca Italia era stata annunciata dallo stesso premier Matteo Renzi, che ieri ha fatto il punto insieme a Padoan e Lupi (presenti anche Graziano Delrio e i tecnici di tutti i dicasteri interessati). Il capitolo, spiegano diverse fonti di governo, sarebbe però ancora aperto.
In ogni caso, si ragiona, per l'ecobonus attuale (al 65% per interventi di riqualificazione energetica) non c'è urgenza visto che per il 2014 è già coperto.
Di certo si sta cercando di produrre un testo più asciutto rispetto alle bozze circolate negli ultimi giorni (che arrivavano a ben 98 pagine e 15 "pacchetti" di misure).
Tra le conferme dovrebbe restare la prima sforbiciata alle partecipate degli enti locali. Un insieme di misure che nelle intenzioni del governo, come ha spiegato Padoan, porterà «più investimenti, sia pubblici che privati, più crescita e quindi più lavoro». E così, sebbene indirettamente, «le famiglie ne beneficeranno». Il governo, ha sottolineato il ministro, «sta mettendo in campo le misure per affrontare» una situazione economica che ancora stenta a ripartire. Ma «le cose miglioreranno» nel breve periodo, grazie allo Sblocca Italia, e nel medio, quando con la legge di stabilità «saranno confermati gli sgravi fiscali per famiglie e imprese». A confermare l'ottimismo del ministro i primi risultati «importanti» ottenuti con il decreto competitività: in due mesi sono stati emessi da 26 Pmi, mini bond per 1 miliardo.
Con il varo dello Sblocca Italia il governo punta a far ripartire i lavori già finanziati. Ecco una sintesi dei principali capitoli del provvedimento.
- CANTIERI E GRANDI OPERE: Nelle linee guida erano indicate 14 grandi opere e altre 12 da sbloccare. Alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Messina-Catania sono in cima alla lista. Ci dovrebbero essere poi 3,8 miliardi da qui al 2018. Così come norme per mille asili nido.
- BANDA LARGA: facilitazioni e semplificazioni per la posa in opera di reti. Incentivo, al 70 o al 50% per la banda larga e ultralarga, per investimenti nelle aree "bianche", dove cioè non sarebbe redditizio.
- SBLOCCA-DISSESTO: accelerazione degli interventi contro il rischio idrogeologico (2,3 miliardi, la metà fondi europei).
- SBLOCCA-BUROCRAZIA: da procedure semplificate per i 'cantieri minori' (tra 200mila e 1 milione di euro) all'elenco delle opere per cui non servirà più l'autorizzazione paesaggistica.
- SPINTA AGLI INVESTIMENTI: defiscalizzazione per gli investimenti infrastrutturali in finanza di progetto, rilancio dei project bond.
- PACCHETTO CASA: in arrivo il regolamento unico per l'edilizia e semplificazioni dei permessi.
- DEMANIO: corsia preferenziale per chi ha progetti senza oneri per lo Stato per lo sviluppo di beni pubblici non utilizzati e misure per agevolarne la dismissione.

- PARTECIPATE: anticipo di alcune misure di spending review per le società degli enti locali, con incentivi all'accorpamento e alla quotazione per chi fornisce servizi di trasporto pubblico locale e rifiuti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino