LA VICENDACITTADELLA «Dall'inizio dell'emergenza, lo scorso mese di febbraio, abbiamo adottato tutte le cautele necessarie per proteggere i nostri ospiti e i dipendenti, a...
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CITTADELLA «Dall'inizio dell'emergenza, lo scorso mese di febbraio, abbiamo adottato tutte le cautele necessarie per proteggere i nostri ospiti e i dipendenti, a cominciare dalla chiusura alle visite esterne. Lo abbiamo fatto nuovamente al ritorno dell'emergenza, potenziando soprattutto le video chiamate. Ora attendiamo l'esito degli altri tamponi».
A parlare è Ornella Pettenuzzo, presidente del Centro residenziale per anziani di Cittadella, che gestisce quattro strutture. Venerdì in quella di Borgo Bassano sono state riscontrate quattordici positività a fronte di 140 tamponi, equamente divisi tra gli ospiti e il personale. I contagiati sono dodici anziani, un medico e un infermiere. Nelle altre sedi i test effettuati hanno tutti dato esito negativo.
Il Centro residenziale, che ha la sede legale a Cittadella, gestisce come detto una serie di strutture. Nella città murata oltre a quella di Borgo Bassano c'è la casa di riposo di Borgo Padova dove ci sono anche l'hospice per malati terminali Casa del Carmine e l'ospedale di comunità. A Campo San Martino c'è il centro residenziale anziani Villa Breda e a Piazzola sul Brenta la casa di riposo Camerini e l'unità riabilitativa territoriale.
In totale la capacità del Centro è di 350 posti letto, mentre i dipendenti sono 277 tra diretti e liberi professionisti. Tra breve entrerà in funzione anche la nuovissima struttura a Borgoricco.
L'attenzione è stata sempre massima come pure la condivisione, da parte di dirigenza e di tutto il personale, del disagio causato dal virus. Nonostante tutte le cautele adottate, il Coronavirus è riuscito però ad entrare ugualmente nel centro servizi di Borgo Bassano, dove anche nei mesi più drammatici non erano mai stati registrati casi di positività tra ospiti e dipendenti. L'esito dei controlli di venerdì è il segnale di come il Covid sia davvero subdolo.
ORE DI ATTESA
La guardia al Cra di Cittadella non si è mai abbassata. Nei mesi di blocco agli esterni, gli operatori avevano supplito alle attività svolte da professionisti e volontari. Eccoli allora diventare parrucchieri, barbieri ed estetisti, organizzare feste e momenti di svago. Queste, adesso, sono ore di attesa per capire se la positività è limitata ai quattordici contagiati come tutti sperano, ovviamente augurando loro il rapido ristabilimento.
Nella fase uno dell'emergenza, i casi verificatisi avevano colpito solo la struttura di Borgo Padova, quella con l'hospice e l'ospedale di comunità, strutture che per necessità avevano dovuto ricevere ancora dei pazienti. Erano i giorni in cui i tamponi, seppur richiesti, non potevano essere eseguiti perchè destinati solo ed esclusivamente agli ospedali.
Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino