LA RIPRESA PADOVA «Il Governo ci ha dato il compito di fare un tavolo di

LA RIPRESA PADOVA «Il Governo ci ha dato il compito di fare un tavolo di
LA RIPRESAPADOVA «Il Governo ci ha dato il compito di fare un tavolo di coordinamento per la riapertura delle scuole dal 7 gennaio. Presto indirò la prima riunione per arrivare...

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LA RIPRESA
PADOVA «Il Governo ci ha dato il compito di fare un tavolo di coordinamento per la riapertura delle scuole dal 7 gennaio. Presto indirò la prima riunione per arrivare con un documento operativo che armonizzi le corse dei bus e gli ingressi in aula». Parola del prefetto Renato Franceschelli. «Credo che si tratterà di aggiornare il piano che avevamo messo a punto alcuni mesi fa e di riprendere l'idea delle corse speciali che dai comuni contermini portavano direttamente alle scuole per evitare il trasbordo in stazione, mischiando studenti e pendolari. Non mi preoccupa il centro cittadino ma il fatto che migliaia di studenti vengono da fuori soprattutto negli istituti superiori. E spesso hanno una sola corriera che passa. Ci aiuta il fatto che il 25 per cento resterà comunque a fare lezione a distanza».

IL PIANO
Intanto Busitalia anticipa il piano per la ripresa. Un piano che potrebbe costare, da qui a giugno, la bellezza di 9 milioni di euro. In una riunione che si è tenuta nei giorni scorsi tra i rappresentanti di Comune, Busitalia e Provincia, l'azienda che gestisce bus e tram ha presentato, così, il suo piano per consentire la ripresa delle lezioni in presenza in assoluta sicurezza, anche sul fronte dei trasporti (i mezzi pubblici dovranno viaggiare al 50% della loro capienza).
Un piano ambizioso e piuttosto costoso che prevede, a partire probabilmente dall'11 gennaio, l'immissione in servizio di 200 mezzi in più rispetto agli attuali. Per quel che riguarda il sevizio urbano sono previste 84 corse in più la mattina e 54 al pomeriggio. Passando all'extraurbano, le corse aggiuntive al mattino potrebbero essere addirittura 149, mentre al pomeriggio potrebbero arrivare a 156. Non solo. Il piano prevede anche l'arrivo di 36 nuovi autisti. Naturalmente tutto ha un costo e Busitalia avrebbe chiesto un contributo aggiuntivo di 1.5 milioni di euro al mese.
LA SPESA
Questo significa che, entro la fine dell'anno scolastico, il conto potrebbe arrivare a 9 milioni di euro. Una cifra di fatto insostenibile tanto per palazzo Moroni alle prese con spese milionarie per far fronte all'emergenza Covid 19 e i mancati introiti legati ai tributi, quanto per l'ente guidato da Fabio Bui che, ormai da anni, può contare su un bilancio quasi simbolico. A fronte di questo, con ogni probabilità, verrà chiesto che ad intervenire sia la Regione.
Una richiesta che arriva anche ad Adl Cobas. «Chiaramente trovo positivo che si stia lavorando a un piano del trasporto pubblico per gli studenti in piena sicurezza ha commentato Pieretti di Adl Cobas Chiaramente un piano di questo genere richiede risorse tali che non possono essere garantite né dal Comune, né dalla Provincia. Proprio per questo è necessario che a intervenire sia la giunta Zaia».
«La nostra richiesta è di organizzare un incontro con l'assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti - aggiunge - Un incontro a cui chiediamo siano presenti anche i sindacati. Un intervento di questo tipo, per forza di cose, non può prescindere dal coinvolgimento dei lavoratori. Proprio per questo è giusto confrontarsi con chi li rappresenta». Intanto l'azienda, una decina di giorni fa ha fatto scattare nuovi tagli delle corse.
I TAGLI
Per quel che riguarda la linea 3 dalla Stazione a Lion nei giorni feriali è stata soppressa la corsa delle 7.40. Tagliate anche le corse in partenza da Lion delle 7 e delle 8.20.
Per quel che riguarda il 10, ad essere eliminata è stata la corsa in partenza dalla stazione delle 12.42. Soppressa anche quella del 12 in partenza da Selvazzano alle 7.05.

Passando, infine alla linea 22 sono state eliminate la corsa delle 8.18 in partenza da Torre, quella delle 13.12 da Cadoneghe e quella che partiva dalla Mandria alle 7.15.
A.R.- M.G.
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Il Gazzettino