LA POLITICA CORTINA Da tutti gli schieramenti politici convergono plausi e felicitazioni

LA POLITICA CORTINA Da tutti gli schieramenti politici convergono plausi e felicitazioni
LA POLITICACORTINA Da tutti gli schieramenti politici convergono plausi e felicitazioni per l'assegnazione dei Giochi invernali 2026, seppure con qualche distinguo: «Queste...

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LA POLITICA
CORTINA Da tutti gli schieramenti politici convergono plausi e felicitazioni per l'assegnazione dei Giochi invernali 2026, seppure con qualche distinguo: «Queste Olimpiadi ci cambieranno la vita, dal punto di vista economico e anche lavorativo», sostiene il parlamentare Dario Bond di Forza Italia. «La scommessa adesso riguarda tutta la montagna veneta e bellunese. Si lavora per il 2026, ma dobbiamo fare in modo che l'onda lunga dei Giochi possa continuare anche dopo. E' una grande giornata che cambierà l'impostazione economica e l'approccio agli sport invernali per il Veneto e per la nostra provincia». Poi un pensiero alle istituzioni, che hanno sostenuto quanti hanno lavorato per questo obiettivo, dal presidente Mattarella al governo, alla Regione Veneto, al Coni, con un riferimento al presidente Giovanni Malagò: «Anche nei momenti difficili, quest'uomo, di grande umiltà, ha saputo tessere rapporti e ha saputo creare una rete nel Cio che davvero ha fatto la differenza. Rimarrà nella storia per questo risultato».

Dal deputato cadorino Luca De Carlo, di Fratelli d'Italia, un ammonimento: «Le Olimpiadi 2026 siano un volano per il territorio, non una mangiatoia per le lobby del cemento». Il sindaco di Calalzo di Cadore spiega come sostenere l'economia: «Facendo delle Olimpiadi 2026 un vero evento a marchio tutto italiano. Non solo le opere, ma anche tutti i prodotti commercializzabili, dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini, devono essere prodotti in Italia. No all'invasione delle cinesate, sì a prodotti di qualità realizzati dai nostri artigiani e dai nostri produttori». Ammonisce inoltre: «Deve essere una manifestazione eco-sostenibile. Non vogliamo sprechi, scempi o abusi tra le nostre montagne, le più belle del mondo». Commenta infine l'analisi di impatto economico e finanziario delle Olimpiadi invernali 2026, prodotta dall'Università la Sapienza: «L'incremento del Pil tra il 2020 e il 2028 oscilla dai 93 milioni a un picco di 374 milioni nel 2025, per tornare a 81 milioni nell'ultimo anno, per un Pil cumulato massimo di 2,3 miliardi di euro».
Considerazioni del tutto analoghe vengono da Roger De Menech del Pd, che analizza i motivi della vittoria: «E' il giusto riconoscimento al valore del patrimonio naturalistico di Cortina e delle Dolomiti, in accoppiata con la potenza economica di Milano. Questo progetto è il giusto mix fra queste due componenti. E' un'occasione straordinaria, ma ora bisogna lavorare perché possa contribuire a cambiare la dinamica economica della nostra provincia, in un fruttuoso bilanciamento tra la manifattura e gli altri settori, con un turismo che deve essere all'avanguardia». Poi guarda al lavoro futuro: «Lo stesso spirito unitario della candidatura deve proseguire: bisogna approfittare dei sette anni che verranno per fare, tutti assieme, ciò che non abbiamo fatto finora, perché mancava un evento straordinario che trainasse. I Giochi saranno un vero acceleratore».

Federico D'Incà del Movimento 5 stelle sostiene: «E' la vittoria del Paese e di un governo che crede nelle manifestazioni sportive come le Olimpiadi. La vera sfida ora sarà porre le Dolomiti al centro del mondo, con Milano, in un funzionale rilancio delle Alpi, delle Dolomiti. Dovrà essere un grande evento da organizzare a costi definiti e a impatto zero. Vogliamo accettare questa sfida ed essere un esempio di organizzazione. Ma innanzi tutto bisogna esprimere un ringraziamento alla delegazione che è andata a Losanna, a chi ha lavorato per la candidatura, agli sportivi, a tutte le persone che si sono attivate per ottenere questo risultato».
M.Dib.
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Il Gazzettino