LA MONTAGNA La montagna pordenonese è rimasta con il fiato sospeso per l'intera

LA MONTAGNA La montagna pordenonese è rimasta con il fiato sospeso per l'intera
LA MONTAGNALa montagna pordenonese è rimasta con il fiato sospeso per l'intera giornata di ieri. A far paura non erano più i torrenti, che stanno faticosamente tornando ai...

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LA MONTAGNA
La montagna pordenonese è rimasta con il fiato sospeso per l'intera giornata di ieri. A far paura non erano più i torrenti, che stanno faticosamente tornando ai livelli stagionali - le dighe di Ravedis e Ponte Racli scaricano meno di 200 metri cubi al secondo, per scongiurare problemi a Pordenone e nella Bassa -, ma la preoccupazione è legata alla tenuta idrogeologica del territorio, soprattutto in zone come Castelnovo (e le sue 33 borgate) e Pinzano, dove l'enorme quantità di acqua caduta in questi giorni ha messo a rischio i delicatissimi equilibri. Per questa ragione, i volontari della Protezione civile di numerosi comuni - Val Cosa e Val d'Arzino in primis -, ieri più che di occuparsi di osservare i fiumi, si sono concentrati su possibili segnali che venivano da colline e pendii, dopo i due episodi più eclatanti che hanno portato alla chiusura della strada di Pala Barzana e alla deviazione per Cavasso per gli abitanti di Sottila di Fanna, per altrettanti smottamenti.

LE COMUNICAZIONI
Da venerdì mattina alle 7.30, oltre 100 abitanti di Frisanco, quelli che abitano le borgate di Colvere - cioè il tratto dall'uscita della galleria per Maniago fino all'incrocio della Crociera, verso Poffabro o il capoluogo comunale - sono senza segnale telefonico. Una situazione che crea disagi e pericoli per le famiglie (sono in gran parte composte da anziani), che non hanno modo di mettersi in contatto con parenti o chiamare i soccorsi in caso di necessità. «Il tutto - attacca il sindaco Sandro Rovedo - durante un'emergenza di livello rosso. Non ci sono risposte da Vodafone (società proprietaria dell'unico ripetitore presente, ndr), solo rimpalli di responsabilità con Telecom. Non è nemmeno la prima volta che succede quest'anno e i disservizi sono sempre più lunghi. Ho informato la Prefettura - fa sapere il primo cittadino della Val Colvera - anche per capire se si possa configurare l'interruzione di pubblico servizio. Se succede qualche cosa causa di grave per il segnale telefonico mancante, qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Come Comune siamo disponibili a sederci ad un tavolo per collaborare a trovare una soluzione, ma ancora nessuna risposta è giunta dal colosso della telefonia mobile. Mi viene anche un dubbio: siccome ho appreso che anche nella zona di Pinzano e Castelnovo ci sono problemi proprio con Vodafone e da parecchi giorni, non è che dopo le recenti operazioni societarie sta smobilitando?».
MONTEREALE

Se Frisanco piange, Montereale Valcellina non ride. Il problema in questo caso è legato alla potabilità dell'acqua, un disagio ricorrente nelle ultime settimane. Prima del comune pedemontano ne avevano fatto le spese la Roncadin di Meduno - con tre giorni di stop alla produzione per oltre 600 addetti e perdite milionarie di pizza surgelata non prodotta - e quindi Maniagolibero e Vajont, rimaste a secco per dieci giorni per eccesso di alluminio. In questo caso, il problema pare circoscritto alla zona di San Leonardo. «A seguito degli eventi meteorologici severi relativi all'allerta rossa diramata dalla Protezione civile regionale - fa sapere HydroGea -, la rete di distribuzione della fornitura idrica presenta episodi di torbidità. Si consiglia, così come condiviso con l'Azienda per l'assistenza sanitaria, di non utilizzare l'acqua per l'uso alimentare fino all'esaurimento dell'evento transitorio. Si conferma, comunque, che l'acqua immessa in rete è costantemente disinfettata. Sarà cura di Hydrogea garantire il monitoraggio costante della situazione e attivare, nel caso di un eventuale peggioramento della situazione, un idoneo servizio sostitutivo».
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino