LA GIORNATA VENEZIA The last call, l'ultima chiamata. Come all'aeroporto, quando

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LA GIORNATA
VENEZIA The last call, l'ultima chiamata. Come all'aeroporto, quando il volo è in partenza e i passeggeri ritardatari non si sono ancora presentati all'imbarco. E allora, uno ad uno, chiamati per nome e cognome, vengono invitati a presentarsi. Con i vaccini, per gli ultrasessantenni, in Veneto sarà così: l'ultima chiamata consisterà in una lettera che ciascun cittadino con più di 60 anni che ancora non si è vaccinato - in tutta la regione sono circa 200mila - riceverà a casa. A scrivere sarà il Dipartimento Prevenzione della rispettiva Ulss. E le Ulss, ha promesso il governatore Luca Zaia, dovranno cercare «di facilitare al massimo l'appuntamento, anche andando a fare il vaccino a domicilio degli over 60». Nel frattempo le stesse Ulss dovranno incrementare l'attività di sorveglianza facendo tamponi a nastro. E i tamponi positivi dovranno essere sequenziati. Insomma, una duplice caccia: a chi ancora non ha chiesto e ricevuto il siero e a tutte le varianti possibili del Covid-19. «Perché noi non abbassiamo la guardia», ha detto Zaia.

IL PIANO
Nell'ultima diretta social e televisiva dall'Unità di crisi della Protezione civile a Marghera («Non è un addio, ma un arrivederci», ha detto Zaia promettendo comunque altri collegamenti se ce ne sarà la necessità), ieri è stato presentato l'aggiornamento del Piano di sanità pubblica che prevede il rafforzamento delle attività di testing e di sequenziamento per la sorveglianza e il monitoraggio della circolazione virale e delle varianti di SARS-CoV-2. Che non si sia più nella fase emergenziale è indubbio: a ieri mattina i ricoverati totali con coronavirus erano 304, «un decimo rispetto alla punta di dicembre», ma il fatto che nelle ultime 24 ore siano stati trovati altri 49 positivi è la testimonianza che il virus non è scomparso e continua a circolare. E se da lunedì non ci sarà più l'obbligo della mascherina («Ma dovremo tenerla in tasca e usarla come si fa con l'ombrello - ha detto il governatore - e cioè se piove lo apriamo, se c'è ressa anche all'aperto la indossiamo»), il timore è che in autunno ritorni l'emergenza. Per questo la Regione Veneto vuole essere pronta.
I TAMPONI
I bollettini che quotidianamente, alle 8 e alle 17, la Regione diffonde sullo stato della pandemia avranno un dato in più: quello dei tamponi che ogni singola Ulss eseguirà questa estate. Per questo alla Direzione Prevenzione della dottoressa Francesca Russo è stato chiesto di fissare un target minimo di tamponi in modo da verificare se le Ulss faranno o meno il lavoro che la Regione ha loro affidato. «E pubblicheremo anche il delta, la differenza tra i tamponi fatti e la soglia che avevamo dato - ha detto Zaia - Abbiamo un piano tamponi feroce». I range di test giornalieri, tra antigenici e molecolari, sono tra i 500 e i 600 ogni 100mila abitanti. Nel dettaglio: Ulss 1 998-1.198, Ulss 2 4.390-5.268, Ulss 3 3.082-3.698, Ulss 4 1.133-1.360, Ulss 5 1.160-1.392, Ulss 6 e Azienda ospedaliera di Padova 4.636-5.563, Ulss 7 1.810-2-172, Ulss 8 2.442-2.930, Ulss 9 e Azienda ospedaliera di Verona 4.611-5.534. Per ogni Ulss è stato fissato anche il range giornaliero di tamponi molecolari in modo che non ci siano sbilanciamenti a favore dei test rapidi. Le Ulss dovranno anche sequenziare i tamponi che risulteranno positivi così da individuare eventuali varianti. Il centro di riferimento per le sequenziazioni resterà l'Istituto Zooprofilattico.
Dove e a chi saranno fatti i tamponi? Essenzialmente negli ospedali e nelle Rsa, quindi al personale, ai pazienti e agli ospiti. E poi a chi rientra dall'estero, ma anche ad atleti coinvolti in attività agonistiche. Dopodiché le singole Ulss potranno decidere di effettuare attività di screening in particolari contesti: spiagge, discoteche, concerti, eventi culturali.
ADOLESCENTI

Quanto alla campagna di profilassi, nelle ultime 24 ore sono state somministrate 43.243 dosi per un totale di 3.810.283 di cui l'8% ai teenagers. Al riguardo la responsabile della Prevenzione, Francesca Russo, ha rassicurato i genitori: «Non mi risultano rischi di infertilità tra gli adolescenti che fanno il vaccino».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino