La Bce promuove le Bcc, ma i tempi cambiano anche per loro

La Bce promuove le Bcc, ma i tempi cambiano anche per loro
(m.cr.) Pensavano di finire anche loro sulla graticola, per ora sono stati risparmiati dai blitz di Renzi anche se sanno che anche loro dovranno cambiare. Le Bcc ieri hanno anche...

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(m.cr.) Pensavano di finire anche loro sulla graticola, per ora sono stati risparmiati dai blitz di Renzi anche se sanno che anche loro dovranno cambiare. Le Bcc ieri hanno anche incassato una mezza "promozione" da parte della Bce: «Le specificità dei sistemi bancari locali vanno riconosciute e c'è la volontà di non caricare di pesi eccessivi realtà che hanno mostrato negli anni di saper svolgere un importante ruolo anticiclico», avrebbe sottolineato in un incontro con i vertici di Federcasse (l'associazione di categoria) il direttore generale della vigilanza sulle piccole banche della Bce, Jukka Vesala. Rimane però il problema della governance: troppe Bcc hanno gli stessi vertici da lustri. E c'è poca trasparenza su prestiti e investimenti. La Banca d'Italia su questi punti ha picchiato duro, commissariando istituti solidi come il veneto Credito Trevigiano (dove è in atto una rivolta dei sindacalisti Cisl che hanno attaccato pesantemente la gestione del commissario) e facendo di ogni ispezione quasi un'ordalia (costringendo per esempio Banca della Marca a smentire le voci di commissariamento). Un clima pesante che fa rimbalzare voci di cambi in vista a livello nazionale e che per ora ha portato a poche fusioni e alla volontà di ridiscutere gli integrativi di secondo livello. Primo tagliare il costo del lavoro.
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Il Gazzettino