L'ANALISI BELLUNO Rallentano le esportazioni bellunesi. A comunicarlo è

L'ANALISI BELLUNO Rallentano le esportazioni bellunesi. A comunicarlo è
L'ANALISIBELLUNO Rallentano le esportazioni bellunesi. A comunicarlo è l'Istat, che ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2018. Entrando nel dettaglio, si scopre che,...

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L'ANALISI
BELLUNO Rallentano le esportazioni bellunesi. A comunicarlo è l'Istat, che ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2018. Entrando nel dettaglio, si scopre che, rispetto ai valori di un anno fa, il calo è dell'1,3%: la lieve contrazione interessa principalmente l'occhialeria, prodotto di punta dell'interscambio commerciale. In questo caso, la flessione è del 3,5% sul primo trimestre 2017, dopo il -2,0% dello stesso periodo di un anno fa. Tuttavia, allargando l'orizzonte, si scopre che, al di là dell'occhialeria, le esportazioni dolomitiche evidenziano un aumento globale del 4,5%: aumento che è dettato in particolare dalle vendite di macchinari (+9,2%), in ulteriore crescita dopo il lusinghiero riscontro di un anno fa (+11,4%).

IL COMMENTO
«Il risultato di Belluno è leggermente sottotono - afferma il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza - per l'occhialeria. Ma il manifatturiero, al netto di questo comparto, continua a crescere grazie soprattutto all'industria dei macchinari, arrivata a rappresentare quasi l'11% dell'export bellunese. Come al solito dobbiamo comunque essere prudenti su numeri provvisori al primo trimestre. Queste cifre possono essere condizionate dalla stagionalità, dalle amplificazioni di dinamiche ed effetti-commessa generati dai ridotti volumi di scambio». Per quanto riguarda le direttrici dell'interscambio, la decelerazione dei flussi manifatturieri in uscita è legata, in linea generale, ai minori movimenti extraeuropei (-4,8%). «Gli Stati Uniti rimangono caposaldo imprescindibile per le vendite oltre frontiera, nonostante l'anno si apra con un'ulteriore flessione (-6,7%). In calo pure il secondo mercato di riferimento extra-Unione Europea, dove il tasso di crescita delle vendite verso la Cina e Hong Kong passa dal +9,2% al -12,7%».
IL PANORAMA

Nel mercato comunitario, invece, le vendite manifatturiere mantengono il segno positivo (+1,8%): «Anche se sono in rallentamento rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+8,3%). I primi due mercati di sbocco, Francia e Germania, subiscono una diminuzione (rispettivamente del -3,6% e del -0,5%) dopo le crescite, anche importanti, di un anno fa (+12,1% e +5%). In accelerazione, invece, le vendite verso la Spagna (+14,3%), terzo mercato di riferimento europeo, e l'Ungheria (+27,2%)». Lo stesso presidente Pozza è reduce da una serie di incontri a Bruxelles per la promozione all'estero delle imprese venete. E, di conseguenza, pure bellunesi: «L'obiettivo di queste visite - ha precisato - è quello di creare una rete di relazioni istituzionali, capace di favorire la presentazione al mercato delle eccellenze venete. Vogliamo puntare a un'internazionalizzazione, accompagnata fattivamente dalle istituzioni».
Marco D'Incà
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Il Gazzettino