In carrozza tra le Dolomiti: il progetto

In carrozza tra le Dolomiti: il progetto
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Innovativo, futuristico, competitivo. Non è ancora progettato, ma è già carico di aspettative il Treno delle Dolomiti. Perché potrà portare i turisti tra le Dolomiti e il Bellunese fuori dall'isolamento. Perché permetterà di collegare Venezia a Cortina in poco più di due ore. Non resta che scegliere il tracciato e avviare la progettazione, che al momento non guarda alla tipologia di treno, ma solo al binario, visto che l'elettrico potrebbe presto essere superato dall'idrogeno o da altre tecnologie. Nel giro di dieci anni la grande opera potrà essere pronta. Parola di Luca Zaia. Il governatore del Veneto ha presentato ieri a Belluno le indagini preliminari agli studi di fattibilità del Treno delle Dolomiti. E ha alzato il sipario sulla grande infrastruttura «che diventerà il nostro valico alpino, lo sbocco a nord tanto richiesto». Nei prossimi due mesi verrà avviato il confronto con il territorio, sindaci, amministratori e associazioni di categoria, per scegliere il tracciato più congeniale al Bellunese e alle esigenze di sviluppo. Perché le ipotesi, al momento, sono due: binario in Valboite, o ferrovia in Val d'Ansiei. Il punto di partenza, in entrambi i casi, è Calalzo (dove il treno oggi si ferma). Il punto di arrivo, Cortina (che sarà poi collegata a Bolzano, visto che l'Alto Adige sta mandando avanti la sua parte di Treno delle Dolomiti). Il tracciato ferroviario della Valboite ha una lunghezza di 33 chilometri, un tempo di percorrenza stimato in 40 minuti, 5 fermate (Valle, Vodo, Borca, San Vito e Cortina Centro) e un investimento previsto di 710 milioni di euro. Il percorso della Val d'Ansiei è lungo invece 48 chilometri: 58 i minuti di percorrenza stimati, con 7 fermate (Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Auronzo, Tre Cime, San Marco e Cortina Centro), per un investimento di 745 milioni. In agosto l'assessore regionale Elisa De Berti sarà tra le Dolomiti per ascoltare il territorio, poi verrà fatta una sintesi. «Mi metterò in ascolto del territorio - ha detto ieri De Berti - Ma auspico un confronto non basato sui campanilismi. Il Treno delle Dolomiti è un'opera strategica per tutto il Bellunese, non per la Valboite o per la Val d'Ansiei». I tempi dovranno essere rapidi. «Vogliamo essere celeri - ha detto Zaia - Se non ci saranno intoppi e se tutti i soggetti pubblici e privati interessati si dedicheranno con convinzione alla realizzazione di questo progetto, nel giro di una decina anni l'opera potrebbe essere conclusa. Le cifre? Non sono impossibili». Come non sono impossibili le cifre (e i tempi) per riportare in vita l'aeroporto di Cortina. Zaia ne è convinto: «Penso che lo scalo turistico di Cortina possa essere concluso in tempo per i Mondiali; fortunatamente c'è anche un imprenditore che ci crede. È il territorio che ora deve dire di sì».

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Il Gazzettino