Il voto in Emilia Romagna /1 Gli errori di Salvini Da leghista doc non

Il voto in Emilia Romagna /1 Gli errori di Salvini Da leghista doc non
Il voto in Emilia Romagna /1Gli errori di SalviniDa leghista doc non posso che rammaricarmi per certe scelte di Salvini nell'ambito della campagna elettorale dell'Emilia Romagna....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il voto in Emilia Romagna /1
Gli errori
di Salvini
Da leghista doc non posso che rammaricarmi per certe scelte di Salvini nell'ambito della campagna elettorale dell'Emilia Romagna. Ha fatto lo stesso identico errore di Renzi,quando dopo aver preso il 42% lisciò la tornata elettorale successiva, con il risultato che tutti conosciamo. Quando Matteo Salvini antepone il partito Lega alla sua persona, non ce ne per nessuno; viceversa se antepone la sua persona al partito Lega, gli elettori lo puniscono. Errore quindi aver trasformato queste elezioni in un referendum su se stesso, errore infastidire la gente con il porta a porta (la sua arena è la piazza), errore aver candidato una donna, anche se brava, in una regione dove da sempre i poteri sono in mano agli uomini, errore aver concluso la campagna elettorale a Bibbiano, mettendo, anche se involontariamente, in cattiva luce agli occhi degli italiani la popolazione di Bibbiano (non può essere un caso se la percentuale più alta di consensi il PD l'ha ottenuto proprio in quel sito). Una somma di errori che ha spinto a votare quel 30% in più rispetto all'ultima elezione e che ha fatto vincere il centrosinistra. Medita Matteo, medita.

Gerardo
Il voto in Emilia Romagna /2
Nessuna sconfitta
per il centrodestra
Ma quante stupidaggini si sentono dopo le elezioni in Emilia Romagna, parlano di debacle di Salvini e del centro destra, quando Bonaccini vince con 4/5 punti sulla Bergonzoni, dimenticando che la Sinistra governa da più di 70 anni, ed essere arrivati a contendergli il potere per pochi punti mi sembra una vittoria. La sinistra festeggia qualcosa che già aveva in tasca e si asciuga il sudore della morte (politica) schivata per poco, avevano il terrore di perdere ed hanno dovuto chiedere aiuto al pesce azzurro (le sardine). Nelle trasmissioni televisive (teleguidate) si parla poco che il centro destra ha portato via un'altra regione rossa governata dai comunisti da decenni e non si dice che tutto il Nord è governato e guidato saldamente dalla Lega di Salvini, ma di quale debacle, di quale sconfitta stiamo parlando e adesso ci divertiamo con la sparizione del Movimento Cinque Stelle maggioranza relativa in parlamento e nel Governo e avanti tra poco con le prossime Regioni da confermare e da conquistare.
Giuseppe Cagnin
Padova
Il voto in Emilia Romagna /3
Una conferma della
forza della Lega
Il voto in Emilia Romagna ho confermato la forza della Lega con oltre il 30 per cento delle preferenze in una regione da sempre rossa, per il rinato PD, solo un 3 per cento in più ma a spese del M5S, praticamente sparito. Nonostante Bonaccini festeggi e derida gli sconfitti, i media tengono poco conto dello sporco lavoro fatto dal movimento delle sardine finanziato dal PD, infatti, perchè sorvolare su quanto è costata la vittoria al partito di Bonaccini? Ora con un M5S fuori gioco, chi vorrà comandare a Roma?
Emma Andrei
Ferrara
Il voto in Emilia Romagna /4
Il nuovo vocabolo
elettorale: citofonare
Passate le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria ora restano le analisi del voto. Da una parte si grida alla sconfitta di Salvini che a sua volta rivendica un 32 per cento della Lega in Emilia Romagna, non è poco in una regione tipicamente rossa, e il doppio dei consiglieri nelle due regioni. Felice Bonaccini per essere stato rieletto e con lui Zingaretti con il PD. Contente pure le sardine che lo hanno sostenuto. Sono soddisfatti pure la Meloni e Berlusconi. Come al solito nessuno perde salvo l'evidente batosta del Movimento Stelle. A ben vedere ineccepibilmente i veri sconfitti sono i sondaggisti, che fino all'ultimo, davano la vittoria della Borgonzoni. In attesa delle elezioni in altre sei regioni possiamo notare che c'è un vocabolo che ha preso campo citofonare. Come sarà svolta la prossima campagna elettorale?
Celeste Balcon
Belluno
Il voto in Emilia Romagna /5
Il compito da svolgere
per la democrazia
Il giorno dopo le elezioni, insieme a tanti giornalisti della TV e della Stampa, ringrazio l'Emilia-Romagna che con la grande affluenza al voto (59%) ha mostrato che gli italiani accorrono se bisogna salvare il buon governo, il senso civile, il progresso contro la demagogia, il nazionalismo, il razzismo; insomma la civiltà contro la barbarie. Questo è chiaro ma allora perché dire che tuttavia merita rispetto la Borgonzoni che si è candidata prestandosi alle ipocrisie e alla violenza di Salvini. E perché ostinarsi a dichiarare, nonostante le riserve, la supremazia del leader Salvini che non ha mai espresso un pensiero valido come guida al Paese, anzi si è affermato avanzando col trasformismo (da Lega Nord a Lega Salvini) e conquistando la leadership col populismo di bassa lega, fatto di accento minatorio su capri espiatori e di sceneggiate buffonesche. Invece il risultato di queste elezioni grida alla Sinistra che c'è un enorme compito da svolgere per l'affermazione dei valori della democrazia e dell'umanitarismo. Questo è proprio il tema per le Sardine, che lo hanno indicato e difeso e riacceso nel Popolo, che in esso si è riconosciuto.
Flora Dura
Treviso
Il voto in Emilia Romagna /6
La confusione che
annulla la riflessione

Concluse le elezioni regionali da poco, nascono naturalmente polemiche e nuovi conflitti. È chiaro, il perdente è perdente, e non incassa la sconfitta e la perdita di potere. Salvini accusa Conte perchè quest'ultimo è carico di odio contro di lui. Mah, mi sa che mister Salvini ha la memoria ben corta e accantona le sue aggressioni passate contro tutti e contro tutto. Si attribuisce una medaglia quando è stato denunciato dalla comunista Racheta (dice lui), traghettatrice di immigrati e speronatrice di una motovedetta della Finanza, insiste Salvini. E colleziona medaglie da nord a sud, o meglio una stecca verso nord e una medaglietta pure nel sud, regalata da un altro partito, che ora è abbastanza in crisi perché sta perdendo pezzi a macchia di leopardo in tutta la penisola. Ora il leader della Lega penserà e ricorrerà a nuovi simboli religiosi per realizzare nuovo potere e targare di odio il presidente del consiglio. Purtroppo non sa distinguere che la religione è una cosa, la conoscenza, la scienza, la guida etica, politica, economica di uno Stato ben altra. E si viaggia in questa confusione, che annulla la riflessione. Io sono convinto che la molla di un Paese è la fiducia, fiducia che stiamo perdendo, grazie a questi solisti, che sono troppi, e nemmeno leggono lo stesso spartito. Non riusciamo a trovare una speranza collettiva, e lasciamo lo spazio ad un pesante messaggio che illude l'oggi e non prepara il domani. Preferiamo un clima freddo per troppa incertezza che congela idee e progetti per il sistema.
Giuliano Paganin
San Pietro in Gu (Pd)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino