Il sindaco sotto choc: «Morto per altruismo»

Il sindaco sotto choc: «Morto per altruismo»
CINTO CAOMAGGIORE«Erano altruisti e non si sono tirati indietro nel momento del bisogno». Il sindaco di Cinto Caomaggiore Gianluca Falcomer è ancora provato, il giorno dopo la...

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CINTO CAOMAGGIORE
«Erano altruisti e non si sono tirati indietro nel momento del bisogno». Il sindaco di Cinto Caomaggiore Gianluca Falcomer è ancora provato, il giorno dopo la tragedia della strada che è costata la vita a Davide Zavattin, morto a bordo dell'auto condotta dall'amica 24enne M.D. mentre correva in soccorso di un amico.

L'ULTIMO GIORNO INSIEME
Falcomer aveva passato l'intera giornata con l'amico di sempre: «Io e Davide siamo rimasti assieme dalle 7 del mattino fino alle 16, e dopo due ore è accaduta la disgrazia - racconta il primo cittadino - Domenica era la giornata di raccolta del ferro per la parrocchia e io e Davide facevamo squadra. Fin dalle prime ore del mattino ci siamo mossi in lungo e in largo in paese con il trattore per raccogliere il metallo. Davide era infatti un altruista per natura, tanto è vero che si presentava a qualsiasi iniziativa solidale».
Dallo scorso aprile, dopo anni di fidanzamento, Davide Zavattin e la compaesana Martina Bof avevano deciso di convivere, un cambiamento importante per la coppia che Davide voleva suggellare. «Lui ci teneva a fare una grande festa ma non ha mai avuto modo di organizzarla - ricorda il sindaco - così domenica ci siamo fermati proprio davanti a casa per mangiare pane e salame, un po' come era lui. Poi siamo ripartiti fino alle 4 del pomeriggio per completare la raccolta. A casa avevo trovato la 24enne di Summaga assieme a Martina. Così Davide mi aveva invitato a completare la giornata con loro visto che c'era la giornata di cantine aperte in zona. Ho declinato l'offerta perchè ero stanco».
IL VIAGGIO A PRAMAGGIORE
La coppia di fidanzati è invece andata insieme all'amica nel vicino paese di Pramaggiore, salvo poi rientrare al calare del sole. Ed è proprio verso le 18 che la ragazza di Summaga ha ricevuto una telefonata che l'ha messa in allarme. «Un giovane amico avrebbe manifestato intenzioni suicide - spiega ancora Falcomer - e la 24enne, che lo conosce bene, ha deciso di fiondarsi da lui per farlo ragionare. E' stato a quel punto che Davide si è offerto di accompagnarla... Del resto lui era cosi, sempre pronto ad aiutare tutti». I due amici, lui vigile del fuoco ausiliario e lei volontaria della Croce rossa, sono partiti dal centro di Cinto, poi hanno percorso via Venezia in tutta fretta. Avrebbero dovuto arrivare tra Pradipozzo e Summaga. «Erano convinti che quel ragazzo volesse gettarsi sotto un treno - racconta ancora il sindaco - : inevitabilmente la velocità era elevata, spinti dal loro senso di altruismo volevano salvare una vita. Purtroppo l'epilogo si è trasformato comunque in tragedia». La 24enne alla guida della Volkswagen Passat non è infatti riuscita a mantenere l'auto in strada dopo una curva, è finita nel fossato laterale, è tornata sulla strada e ha concluso la corsa nel fosso dell'opposto senso di marcia, percorrendo altri 50 metri e schiantandosi contro un terrapieno che ha fatto schizzare l'automobile in aria, facendola capovolgere.

«Sono arrivato subito dopo - ricorda Falcomer - e mi sono ritrovato davanti alla tragedia: Davide era incastrato nell'abitacolo... Sono rimasto sotto choc». La dinamica dovrà essere accertata dalla Polizia locale del Portogruarese, diretta da Thomas Poles, che si avvarrà di un perito per vagliare la velocità e ricostruire le circostanze. Inevitabilmente gli agenti dovranno ascoltare la 24enne, che rimane ricoverata in ospedale a Portogruaro. Fortunatamente non è in pericolo di vita, ma ne avrà per almeno un mese prima di rimettersi. In ospedale c'è anche la mamma di Zavattin, Tiziana, collassata quando, arrivata sul luogo dell'incidente, ha scoperto la morte del figlio. Ieri il medico legale Antonello Cirnelli ha eseguito l'esame esterno sul corpo dello sfortunato 38enne, accertando un importante trauma cranico e dei politraumi sul fianco destro, a conferma del terribile impatto.
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino