Il Friuli diviso a metà (per ora) ma incombe il tutto arancione

Il Friuli diviso a metà (per ora) ma incombe il tutto arancione
LA SITUAZIONETRIESTE Da domani, per la prima volta dall'inizio della pandemia, il Friuli Venezia Giulia sarà diviso a metà da una vasta fascia arancione, che comprenderà le...

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LA SITUAZIONE
TRIESTE Da domani, per la prima volta dall'inizio della pandemia, il Friuli Venezia Giulia sarà diviso a metà da una vasta fascia arancione, che comprenderà le province di Udine e Gorizia. Agli antipodi i territori di Pordenone e Gorizia, che al momento rimangono in zona gialla, con bar e ristoranti aperti. Ma anche per queste ultime due aree la tregua potrebbe durare poco. È l'intera regione, infatti, a rischiare il declassamento già a partire da lunedì, in virtù del monitoraggio che sarà elaborato oggi dall'Istituto superiore di sanità e analizzato in seguito dalla cabina di regia e dal ministero della Salute.

I NUMERI
I dati del Friuli Venezia Giulia non sono mai stati così in bilico tra il giallo e l'arancione. La decisione riguarderebbe in ogni caso solo le province di Pordenone e Trieste, le uniche a rischiare un cambio di colore imposto dall'alto. Il nuovo indice Rt calcolato sulla settimana tra il 22 e il 28 febbraio è a quota 0,92. Partiva dallo 0,83 della settimana scorsa. C'è una crescita, trainata dai contagi in impennata nella provincia di Udine, ma il livello resta sotto quota uno. Altri tre indicatori, però, possono trascinare la regione verso il rischio alto e quindi il colore arancione a livello uniforme. Si tratta innanzitutto dei contagi, cresciuti in una settimana del 57 per cento: da 1.815 casi si è passati ai 2.849 della scorsa settimana. E ancora i nuovi focolai, cresciuti da 246 a 369 su tutto il territorio. Infine le Terapie intensive, con i posti letto occupati al 35 per cento, oltre la soglia di sicurezza del 30 per cento e in crescita rispetto all'ultima rilevazione. In sintesi, l'indice Rt sarebbe da zona gialla, ma la combinazione dei parametri potrebbe portare a una stretta ulteriore su tutto il territorio. «Il Comitato tecnico scientifico e l'Istituto superiore di sanità devono valutare l'indice di rischio, che non ci è ancora stato comunicato e penso che lo faranno nelle prossime ore o giorni», ha detto ieri il presidente regionale Massimiliano Fedriga. Ieri in Fvg 643 casi e 10 morti, un bollettino stabile.
L'ISTRUZIONE
Intanto da lunedì in tutta la regione chiuderanno le scuole medie e superiori. Nelle ultime ore diversi comitati di genitori hanno manifestato il loro dissenso sui social network, protestando contro la decisione della Regione. Domani manifestazione in piazza Unità a Trieste.

Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino