Il festival dei murales esplode a Marghera

Il festival dei murales esplode a Marghera
IL PROGETTOMARGHERA C'è un mondo sui muri. E il sogno di portare a Venezia un festival mondiale di murales per abbellire l'area urbana di Porto Marghera, che altrimenti sarebbe...

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IL PROGETTO
MARGHERA C'è un mondo sui muri. E il sogno di portare a Venezia un festival mondiale di murales per abbellire l'area urbana di Porto Marghera, che altrimenti sarebbe abbandonata al degrado. Un progetto condiviso da due fratelli, Beatrice e Federico Hausammann, custodi della storica galleria d'arte di Cortina, e dal 2014 di quella fondata a Miami, in pochi anni divenuta calamita per i principali street artist. Dopo le esperienze di successo in 18 città di tutto il mondo, ieri Pow! Wow, il più grande festival di mural painting arrivato per la prima volta in Italia, ha presentato le opere realizzate da ventidue street artist di fama internazionale. «Il nostro sogno era quello di un museo a cielo aperto di arte pubblica - dice Beatrice Hausammann - fruibile da tutta la cittadinanza, un'opera di rinnovamento di una zona industriale tra le più attive». Sullo sfondo di un paesaggio di cemento costituito da un intero quartiere di fabbriche, in corso Giovanni Sottana a Marghera sono esposti i graffiti degli artisti più rilevanti. Dalla guerriera tatuata, circondata da unicorni e creature psichedeliche, firmata da Tokidoki, artista che vive tra Roma e Los Angeles, a una forma astratta tridimensionale creata da Peeta. Seguono in serie il nome del padovano Orion, composto di geometrie verdi e azzurre di piani, quello del pugliese Nekos, un mix di graffiti e grafica, fino all'esplosione delle lettere gialle e arancio di Bughi. Ed ecco la porta dipinta in azzurro dall'artista tedesca Anne, e tra gli italiani ci sono anche Capo, Cento, Joys, Made514, Yama, Slog, Zor. Al termine della strada si scorge il murales a tema gondola e doge, omaggio a Venezia dell'australiano Reka (nella foto). In via dell'Azoto spuntano le presenze femminili, dalla francese Fifi, che rappresenta qualcuno che fa crepes «per incoraggiare le donne a cucinare», alla cinese Cara, che ha dipinto le mani di Dio, avvolte da una grande chiesa con nuvole. «È Leonardo da Vinci - spiega l'artista - grande esempio italiano che insegna come disegnare». Tra gli artisti internazionali anche gli americani Kamea, Gress, Noel, Spenser, e i francesi Koralie e Supakitch. «L'arte è in grado dare visibilità al lavoro quotidiano di migliaia di lavoratori che contribuiscono a creare il nostro progresso, per una definitiva riqualificazione di Porto Marghera» afferma l'imprenditore Christian Sottana, proprietario dell'area.

Filomena Spolaor
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino