IL BILANCIO VENEZIA Nei giorni in cui si stanno concludendo i tamponi nelle case

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IL BILANCIOVENEZIA Nei giorni in cui si stanno concludendo i tamponi nelle case di riposo, sono proprio le residenze per anziani a diventare il fianco che sanguina maggiormente...

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IL BILANCIO
VENEZIA Nei giorni in cui si stanno concludendo i tamponi nelle case di riposo, sono proprio le residenze per anziani a diventare il fianco che sanguina maggiormente nella lotta al nemico invisibile: sono 195 gli anziani positivi, a cui aggiungere 78 operatori. La situazione d'emergenza ha spinto la Direzione dell'Ulss 3 ad attivare avvisi interni al personale su base volontaria e avvisi pubblici per ricercare infermieri e operatori socio sanitari disponibili a lavorare nelle case di riposo. Finora però l'adesione è al ribasso. E anche ieri le case di riposo si sono inserite nell'elenco dei luoghi scelti dal virus per le proprie vittime, sette in totale. Alla Residenza per anziani Francescon di Portogruaro è morto infatti Ruggero Nosella, 86 anni, originario di Fossalta di Portogruaro. L'uomo, come gli altri quattro deceduti dei giorni scorsi, faceva parte del gruppo dei primi otto contagiati della casa di riposo. Gli ospiti, già dai primi sintomi, erano stati isolati in un'ala della struttura. Gli esiti dei primi tamponi avevano poi fatto salire a 20 il numero degli anziani positivi. Sempre legato alle residenze per anziani il decesso, all'ospedale di Dolo di Milena Giacomella, 95 anni di Sambruson di Dolo, da qualche tempo ospite della residenza per anziani di Fiesso d'Artico.

I NUMERI DI IERI
Che la salita sia sempre più lenta e costante lo dicono i numeri: nelle ventiquattrore registrate dal bollettino serale di ieri di Azienda Zero, sono stati 65 i nuovi casi di contagio da Covid-19, che portano il totale a 1.760 persone colpite da coronavirus dall'inizio della pandemia. Crescono però anche i guariti in una sola giornata, che con 105 persone tra dimesse e in quarantena uscite dal tunnel del virus, fanno calare il numero degli attualmente positivi a 1.245, il che vuol dire -40 rispetto alle ventiquattro ore precedenti. L'andamento delle curva è replicato anche nel numero totale dei ricoveri (284, quattro in meno se confrontati al numero registrato dal bollettino delle 17 di mercoledì) e dei pazienti su un letto di Terapia Intensiva, scesi a 47. Dal 27 marzo, quando con 66 pazienti si era toccato il numero massimo di ricoveri in Rianimazione, c'è stato un calo continuo giorno per giorno.
SETTE CROCI
Il controcanto negativo lo registra il numero dei decessi di giornata. Sono sette le persone decedute tra la serata di mercoledì e le 17 di ieri, ma sono solo quattro quelle registrate nel bollettino di Azienda Zero. Due decessi sono avvenuti all'Angelo di Mestre, dov'è morto Davide Frisoli, 59 anni, preside del Benedetti-Tommaseo e del Bruno-Franchetti di Mestre. Il professor Frisoli era stato ricoverato nelle scorse settimane proprio per il contagio del virus e la sua situazione è precipitata nelle ultime ore. Sempre all'Angelo è deceduto anche Renato Foltran 92 anni, di Mestre. Ci sono poi quello di Milena Giacomella, 95 anni di Dolo, morta ieri a Dolo: il suo è il secondo decesso nel giro di pochi giorni per la comunità dolese, in particolare per la frazione di Sambruson. La donna lascia i due figli maschi e le nuore oltre ai nipoti e pronipoti. A Jesolo è deceduto Franco Ardemagni, 67 anni di Jesolo, morto ieri a Jesolo. È registrata invece tra le vite spezzate all'ospedale Ca' Foncello di Treviso la dottoressa Samar Sinjab, 62 anni, medico di base a Mira. La dottoressa Sinjab è stato il centesimo medico (il primo veneto) a pagare con la vita il suo impegno contro la pandemia. A Villa Salus è morto mercoledì Carlo Barborini, 91 anni, di Zelarino mentre nella sua casa di riposo è spirato Ruggero Nosella, ospitato alla Francescon di Portogruaro. Con quelle di ieri sera sale così a 121 il conto dei veneziani deceduti.
Nicola Munaro

(hanno collaborato
Lino Perini e Teresa Infanti)
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Il Gazzettino