I residenti lamentano la presenza di soggetti molesti

I residenti lamentano la presenza di soggetti molesti
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CittadiniDiVenezia: le sei azioni che proponiamo. Basta il titolo del nuovo comunicato del Comitato del quartiere Piave per capire che siamo alla svolta. Vuol dire che i 500 e passa cittadini della zona di via Cappuccina-via Fogazzaro-via Sernaglia-via Monte San Michele, che firmano l'appello giunto alla sua decima edizione hanno deciso di passare a dare indicazioni precise al Comune. Questa volta, tengono a sottolineare i quattro portavoce del Comuitato Mauro Salin, Mario Dea, Samuele Comellato e Stefano Pizzato, non si tratta del solito richiamo al primo cittadino di Venezia a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

«Da alcune settimane, assieme al bel tempo e alle giornate più lunghe, sono arrivate nuove e numerose orde di balordi magrebini e sub-sahariani, che a gruppetti di otto-dieci, a piedi o in bicicletta, si sono riappropriati di quegli spazi verdi che per qualche tempo erano stati in parte risparmiati: parchetto di via Piave, piazzale Bainsizza, giardinetti di via Sernaglia», spiega Mauro Salin, che abita in via Sernaglia. Mario Dea, che invece abita in Piazzale Bainsizza denuncia: «Schiamazzi giorno e notte, comportamenti incivili, ma soprattutto spaccio di ogni tipo di droga, effettuato con arroganza alla luce del sole». Secondo Stefano Pizzato, residente in via Piave, bisogna registrare un aumento «della aggressività e della prepotenza. Un altro elemento allarmante è la vendita ed il consumo di alcolici dopo le 10 di sera, una cattiva abitudine che genera ubriacature, risse notturne, bottiglie rotte lasciate sui marciapiedi».
Finora, i CittadiniDiVenezia si erano limitati a denunciare la situazione di disagio. Ora chiedono «ordinanze per l'allontanamento dei mendicanti e degli accattoni e per contrastare l'attività di venditori abusivi e molesti». I cittadini sollecitano inoltre «maggior controllo su persone e merci irregolari». Altra richiesta è «la presenza 24 ore su 24 di vigili urbani e un'unica centrale interforze per il controllo coordinato del territorio». Quindi, si invoca «tolleranza zero per spaccio e prostituzione». In più, «una squadra di ispettori per controllare tutti gli immobili, gli assegnatari, il numero di occupanti, le condizioni igieniche, lo stato delle manutenzioni».

Conclude Samuele Comellato, che vive in via Monte San Michele: «Siamo solidali con altri nuovi comitati di residenti che stanno sorgendo in questi giorni e si uniscono alla nostra voce, per affermare che le istituzioni si facciano sentire con interventi concreti, tempestivi, efficaci, soprattutto se non vogliono tradire il loro mandato».
Maurizio Dianese
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Il Gazzettino